Nuovo test del sangue per l'Alzheimer

Tris di biomarcatori rivela i tratti distintivi della malattia

Un nuovo test del sangue basato sulla ricerca di 3 biomarcatori potrebbe accelerare la diagnosi di Alzheimer. È stato messo a punto dai ricercatori dell'azienda americana Labcorp, che ne ha iniziato la distribuzione presso gli studi medici statunitensi.
L'Alzheimer rappresenta circa il 60% dei casi di demenza. Allo stato attuale, la diagnosi obiettiva può essere fatta solo attraverso un test del liquido cerebrospinale o una scansione cerebrale PET, analisi molto costosa e in molti casi non rimborsata dalle assicurazioni.
I pazienti risultati positivi al test del sangue sviluppato da Labcorp avrebbero comunque bisogno di un esame del liquido cerebrospinale o di una PET per confermare la diagnosi, ma quelli con un risultato negativo potrebbero risparmiarsi questi test, venendo valutati per altre condizioni neurodegenerative.
Qualche mese fa l'azienda Quest Diagnostics aveva lanciato un altro test del sangue diretto al consumatore e del costo di 399 dollari. Il test in questo caso si basa sul rilevamento dei livelli di amiloide.
Tuttavia, molti esperti, fra cui Sarah Kremen - direttrice del programma neurocomportamentale presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles - affermano che la sola amiloide è un indicatore inaffidabile per la diagnosi dell'Alzheimer. Molte persone, infatti, tendono ad accumulare la proteina nel cervello pur non sviluppando la demenza.
Il test di Labcorp sembra più promettente perché si basa sul rilevamento, oltre che dell'amiloide, anche della proteina tau e di un altro biomarcatore per sintetizzare il grado di neurodegenerazione del paziente.
“Il test offre ai medici un modo conveniente per determinare quali pazienti necessitano di test avanzati”, ha affermato Brian Caveney, responsabile medico e scientifico di Labcorp. L'utilizzo di un test del sangue potrebbe cambiare radicalmente l'approccio alla cura dell'Alzheimer, velocizzando la diagnosi e le possibilità terapeutiche.
"C'è una reale possibilità che la situazione cambi man mano che vengono raccolte le prove del mondo reale", ha affermato Russ Paulsen, direttore operativo del gruppo di difesa dei pazienti UsAgainstAlzheimers. "Quando saranno disponibili esami del sangue ampiamente disponibili, scalabili, sensibili e specifici, ciò rappresenterà un punto di svolta assoluto per i malati di Alzheimer".

25/01/2024 16:00:00 Andrea Sperelli


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