Una particolare forma di allergia è la dermatite da contatto vulvare, che può essere individuata attraverso un patch test, in grado di identificare gli allergeni specifici che ne sono alla base.
A dirlo è una revisione pubblicata su Contact Dermatitis da un team dell'Università di Gand coordinato da Sander Vandeweege, che spiega: «La dermatite allergica da contatto vulvare e la forma irritativa da contatto sono comuni e, dato che la vulva è una regione intima, possono avere un impatto sostanziale sul benessere psicosessuale e psicologico della paziente. Ma non solo: la dermatite da contatto vulvare può influenzare le attività della vita quotidiana e a causa di tabù culturali e sentimenti di imbarazzo molte donne evitano di consultare uno specialista scegliendo di automedicarsi con prodotti da banco».
«La cura e l'igiene vulvare sono aiutate da indumenti traspiranti, biancheria intima di cotone non tinta, saponi e detergenti sensibili senza profumo e così via. Tutte misure in grado di eliminare gli antigeni che possono causare dermatite da contatto», spiega Vandeweege.
Il team da lui guidato ha analizzato 17 studi pubblicati fra il 1992 e il 2020 compilando una lista di allergeni che includeva metalli, farmaci topici, fragranze, conservanti, componenti cosmetici e componenti in gomma. «Sebbene non tutte le reazioni positive siano state considerate rilevanti, il patch test resta lo strumento principale per l'identificazione degli allergeni causali», scrivono i ricercatori, precisando tuttavia che i test fatti con le sole serie standard si sono dimostrati insufficienti. «Gli studi sulla dermatite da contatto vulvare sono scarsi e sono necessarie ulteriori ricerche basate sulla popolazione che prevedano l'esecuzione di serie aggiuntive di patch test con letture tardive», concludono i ricercatori.
Fonte: Contact Dermatitis 2022. Doi: 10.1111/cod.14258
Contact Dermatitis
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