Le donne che seguono un'alimentazione vegetariana mostrano maggiori probabilità di subire una frattura dell'anca in età avanzata. Lo dice uno studio pubblicato su Bmc Medicine da un team dell'Università di Leeds, secondo cui la ragione andrebbe ricercata in un indice di massa corporea più basso e nella carenza di alcuni nutrienti fondamentali fra le donne vegetariane.
Gli scienziati hanno preso in esame 26.318 donne fra i 35 e i 69 anni, il 28% delle quali adottava la dieta vegetariana. Nel corso di 20 anni sono stati osservati 822 casi di fratture dell'anca, cioè oltre il 3% del campione.
Secondo James Webster, primo autore dello studio, le diete vegetariane possono variare in modo significativo da persona a persona ed essere "sane o malsane, proprio come le diete che includono prodotti animali".
Non è necessario rinunciare alla dieta vegetariana, spiega Webster, “ma non bisogna perdere alcuni nutrientiâ€, avverte.
"È probabile che i vegetariani, per un motivo o per l'altro, e potenzialmente a causa del basso apporto di nutrienti importanti, abbiano una massa ossea e muscolare inferiore ed entrambe queste cose predispongono le persone a fratture dell'anca", continua Webster.
I dati indicano anche che l'indice di massa corporea medio dei vegetariani era leggermente inferiore a quello delle altre persone. Inoltre, le donne vegetariane mostrano anche un minor apporto di vitamina D. Si tratta di due potenziali fattori di rischio di frattura dell'anca.
"I vegetariani dovrebbero prestare particolare attenzione al mantenimento di un buon peso corporeo e assicurarsi di avere un adeguato apporto di proteine e altri nutrienti importanti per la salute delle ossa, inclusi calcio e vitamina D", spiegano i ricercatori. L'aggiunta di nutrienti come la vitamina B12 e una vita attiva potrebbero aiutare le donne a mantenere la salute delle ossa, anche se "sono necessari ulteriori studi per approfondire il ruolo del peso corporeo e identificare le ragioni dei diversi risultati ottenuti tra i vegetariani e i carnivori".
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