Serve uno screening esteso per la morte improvvisa

Quasi sempre il fenomeno è anticipato da anomalie cardiache

Quando si parla di morte cardiaca improvvisa traspare l'idea di un'inevitabilità dell'evento. In realtà, i dati dicono che nel 90% dei casi il fenomeno è anticipato da anomalie cardiache che passano inosservate, ma che potrebbero emergere con uno screening esteso.
A dirlo è uno studio pubblicato su Plos One da un team del Sahlgrenska University Hospital di Goteborg guidato da Erik Borjesson, che spiega: «L'HCM è una malattia cardiovascolare genetica che si ritiene colpisca un individuo su 500 nella popolazione generale. Sebbene la morte improvvisa dovuta all'HCM sia rara, essa è una delle principali cause di morte naturale nei giovani. L'identificazione dei pazienti a rischio può ridurre il rischio mediante la limitazione dell'esercizio e le terapie farmacologiche, o l'impianto di defibrillatori».
Gli scienziati svedesi hanno analizzato i casi di morte improvvisa con HCM fra il 2000 e il 2010 in Svezia fra i soggetti con meno di 35 anni. Ne hanno quindi valutato i sintomi clinici, la storia medica, la storia familiare e i risultati dell'ECG prima che si verificasse l'evento servendosi dei dati di registri nazionali, rapporti autoptici, cartelle cliniche e interviste con i parenti post-mortem.
Sono stati individuati 38 casi di morte cardiaca improvvisa che riguardavano 31 maschi e 7 femmine: nel 71% dei casi sono emersi possibili sintomi cardiaci, fra cui dolore toracico e palpitazioni prima della morte. Il 69% ha ricevuto cure mediche nei 180 giorni precedenti la morte rispetto al 21% dei controlli. Il 39% degli interessati aveva un disturbo cardiaco noto prima della morte, e il 50% aveva una storia familiare positiva per malattie cardiache.
23 delle 28 persone sottoposte a ECG mostravano una qualche anomalia cardiaca. «La maggior parte dei giovani che muoiono per questo motivo presenta una o più anomalie che possono essere riconosciute durante lo screening cardiaco», sottolineano gli esperti.
Secondo gli autori, i risultati dello studio suggeriscono che l'estensione dello screening cardiaco in età scolare potrebbe aiutare a ridurre i casi di morte improvvisa nella popolazione giovane.

Fonte: PLOS ONE 2022. Doi: 10.1371/journal.pone.0273567
Plos One

04/05/2023 09:45:00 Andrea Sperelli


Notizie correlate