È inutile spaccare oggetti o urlare nel tentativo di placare la propria rabbia. Uno studio della Virginia Commonwealth University pubblicato su Clinical Psychological Review sostiene che praticare attività che agitano ulteriormente non aiuta a ridurre la rabbia. Per farlo è bene invece effettuare esercizi di respirazione, praticare yoga o la meditazione.
L'analisi, coordinata dalla psicologa Sophie L. Kjaervik, si è concentrata su due tipi di reazione alla rabbia, ovvero le attività che aumentano il livello di eccitazione-agitazione, inteso come stato di attivazione e reattività del sistema nervoso, e quelle che lo diminuiscono.
Le attività che hanno ridotto l'attivazione sono riuscite anche a far diminuire la rabbia, l'aggressività e l'ostilità dei partecipanti, mentre quelle che aumentavano l'eccitazione non avevano alcuna influenza sulla rabbia, e in alcuni casi erano controindicate.
Fare jogging e salire le scale hanno aumentato significativamente la rabbia, mentre gli sport con la palla, le lezioni di educazione fisica e l'esercizio aerobico l'hanno diminuita. Altre attività , fra cui spaccare oggetti, non avevano alcun effetto.
Secondo gli autori, il jogging aumenterebbe i livelli di rabbia per via dei suoi movimenti ripetitivi, che possono generare noia o frustrazione. Gli sport che prevedono l'uso della palla e le lezioni di educazione fisica, invece, includono una componente ludica che aiuta a recuperare calma e serenità .
La conclusione è quindi che è meglio allenarsi con esercizi che puntano a mantenere e recuperare la calma, così da evitare gli scoppi d'ira, sempre molto pericolosi, non solo per la mente, ma anche per il cuore.
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