Nel vino rosso si celano sostanze in grado di prevenire la carie e le malattie parodontali. Ad affermarlo è uno studio dell'Instituto de Investigación en Ciencias de la Alimentación (CIAL), i cui ricercatori hanno sperimentato gli effetti sui batteri presenti nel cavo orale di vino rosso, vino rosso senza alcol, vino rosso arricchito con estratto di semi d'uva e semplice acqua con il 12 per cento di etanolo.
Lo studio, pubblicato su ACS Journal of Agricultural and Food Chemistry da un team coordinato dalla dott.ssa M. Victoria Moreno-Arribas, si è concentrato sui disturbi del cavo orale, che interessano complessivamente una percentuale altissima di persone in tutto il mondo, variabile dal 60 al 90 per cento. Nella bocca, infatti, si formano delle vere e proprie colonie di batteri che si aggregano e danno vita al cosiddetto biofilm, una sorta di barriera davvero difficile da abbattere.
Gli scienziati spagnoli hanno allevato colture di batteri responsabili delle malattie dentali, attendendo che creassero il biofilm. Poi li hanno immersi per qualche minuto nei liquidi sopra citati per verificarne i diversi effetti.
Dai risultati è emerso che quelli più efficaci erano il vino rosso, con o senza alcol, e il vino arricchito con l'estratto di semi d'uva. L'efficacia evidenziata dal vino privo di alcol evidenzia il fatto che a determinare l'effetto positivo siano soprattutto le sostanze contenute all'interno dell'uva, nello specifico i polifenoli, che riescono a prevenire in larga misura le malattie dentali e gengivali.
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