La dermatite atopica nei bambini può essere gestita al meglio seguendo cinque consigli pratici apparsi in un articolo pubblicato sul Canadian Medical Association Journal.
«Riconoscere e curare i bambini con dermatite atopica può essere difficile sia per i medici sia per i genitori», spiega il coautore Derek Chu, professore associato presso la Divisione di allergia e immunologia alla McMaster University. «Speriamo che questi 5 messaggi chiave promuovano le migliori pratiche per la gestione della dermatite atopica, malattia che non si limita a colpire solo la cute dei bambini, ma ha un impatto sull'intera famiglia».
Ecco i suggerimenti:
1) La dermatite atopica va innanzitutto distinta da altre forme transitorie come quella irritativa o quella seborroica. La dermatite atopica interessa più di frequente le guance, gli arti esterni e il tronco, mentre il coinvolgimento flessionale è meno comune fino al termine dell'infanzia;
2) Gli emollienti sono utili per gestire il disturbo e vanno usati almeno due volte al giorno. Prevengono le riacutizzazioni e possono sostituire il sapone anche se non migliorano di per sé il quadro clinico.
3) È necessario un trattamento antinfiammatorio. I corticosteroidi vanno usati alla minima dose efficace. Si può ottenere una remissione completa applicando un corticosteroide topico (moderato come il betametasone valerato 0,05% o potente come il mometasone furoato 0,1%) sulle aree interessate ma non sul viso, seguito da 3 mesi di trattamento con corticosteroidi moderati o pimecrolimus topico per 2 giorni consecutivi a settimana;
4) Spesso si verifica un'infezione cutanea da stafilococco aureo, ma non è comunque consigliato l'uso di routine di antibiotici topici e orali per evitare lo sviluppo di resistenza. Gli antibiotici risultano necessari solo in presenza di segni infettivi sistemici come la febbre.
5) L'introduzione precoce di alimenti allergenici può ridurre il rischio di sviluppare allergie alimentari. Alla luce di questo aspetto, la Canadian Pediatric Society raccomanda l'introduzione di alimenti allergenici a circa 6 mesi di età continuando se possibile l'allattamento al seno fino a 2 anni o più.
Fonte: CMAJ 2022. Doi: 10.1503/cmaj.212094
CMAJ
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