Deficit cognitivi dopo il Long Covid

Almeno un terzo dei pazienti li sperimenta

Oltre un terzo dei pazienti colpiti da Long Covid ha accusato deficit cognitivi a 30 giorni dall'infezione. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team dell'Università della California di Los Angeles.
I ricercatori hanno analizzato i dati tratti da un'indagine sui deficit cognitivi percepiti correlati a Covid-19 e i fattori associati a questo deficit a seguito della fase d'infezione acuta, valutando, poi, l'associazione di deficit con lo sviluppo di Long Covid.
Il campione era formato da 766 pazienti ricoverati o in trattamento ambulatoriale per infezione da Sars-CoV-2 fra l'aprile del 2020 e il febbraio del 2021. I pazienti hanno risposto a un'indagine sui deficit cognitivi percepiti e sui sintomi di Long Covid a 30, 60 e 90 giorni dalle dimissioni dall'ospedale o dalla conferma di laboratorio di infezione da Covid-19.
È emersa un'associazione significativa fra i deficit cognitivi percepiti entro 4 settimane e i sintomi di Long Covid. A un mese dall'infezione o dal ricovero, il 42,8% dei pazienti con deficit cognitivi percepiti accusava sintomi di Long Covid rispetto al 21,4% dei pazienti senza deficit cognitivi percepiti.
È probabile che entrino in gioco anche aspetti psicologici, dato che i ricercatori hanno osservato un nesso fra il deficit cognitivo percepito e precedenti difficoltà cognitive, diagnosi di disturbo depressivo e disturbi d'ansia.

Fonte: JAMA Network Open (2023) - doi: 10.1001/jamanetworkopen.2023.11974
Jama Network Open

20/06/2023 15:35:00 Andrea Sperelli


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