Nuovo vaccino proteico contro Covid-19

Risorsa utile contro le varianti del virus

Covid-19 non sembra volerci lasciare e, grazie alle sue frequenti mutazioni, continua a colpire, soprattutto in questo periodo dell'anno. Per questo, è importante l'arrivo di un nuovo vaccino proteico ricombinante adiuvato - chiamato NVX-CoV2373 e sviluppato da Novavax - aggiornato secondo le indicazioni EMA relative alle ultime varianti circolanti.
Rispetto ai vaccini a mRna, quello proteico di Novavax ha un'architettura completamente diversa. Mentre l'idea alla base dei vaccini di Moderna e Pfizer è rivoluzionaria, quella che ha guidato lo sviluppo di NVX-CoV2373 è più tradizionale. Grazie a un frammento del virus, il vaccino insegna all'organismo in che modo riconoscere il virus e aggredirlo. Si tratta ovviamente di frammenti privi di materiale genetico, quindi impossibilitati a infettare le cellule. In alcuni casi, come questo, il vaccino contiene una sostanza aggiuntiva, chiamata adiuvante, che serve a produrre una risposta immunitaria più forte.
La piattaforma del vaccino NVX-CoV2373 si basa su due componenti che vengono inoculate insieme: proteine ricombinanti Spike che circondano un nucleo costituito da nanoparticelle di polisorbato 80 (PS80) miscelate a nanosfere di adiuvante Matrix-M a base di saponine. In particolare, la produzione delle particelle di vaccino prevede sei passaggi: 1) il gene che codifica per la proteina di interesse (Spike) è inserito in un virus di insetto (baculovirus); 2) il baculovirus ricombinante infetta le cellule Sf9 (un isolato clonale di cellule di Spodoftera frugiperda); 3) il DNA entra nelle nucleo delle cellule Sf9 ed è trascritto; 4) le cellule Sf9 producono le proteine di interesse, espresse in conformazione nativa; 5) le proteine si raccolgono sulla superficie delle cellule Sf9 e si ha la formazione dell'antigene organizzato come proteine assemblate intorno a un core di polisorbato 80; 6) l'antigene è miscelato con l'adiuvante Matrix-M per creare il vaccino pronto per essere iniettato.
Tra i vantaggi del vaccino proteico di Novavax c'è quello di poter essere somministrato senza problemi insieme a quello antinfluenzale. Inoltre, l'utilizzo di vaccini di origine diversa aiuta a costruire un'immunità maggiore, come dimostrano diversi studi sull'argomento.
Il prof. Roberto Ieraci, Ricercatore associato CNR, Strategie vaccinali Regione Lazio, sottolinea l'importanza dell'adiuvante Matrix-M, che induce una sensibilizzazione delle cellule immunitarie native sia nel sito di somministrazione sia nei linfonodi drenanti, un fenomeno che favorisce una maggiore qualità della risposta immunitaria.

19/12/2023 09:30:00 Andrea Sperelli


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