Uno studio apparso su European Respiratory Journal mostra una nuova possibile via terapeutica per l'asma. Lo studio ha scoperto che nei soggetti più gravi malati di asma si registrano livelli insolitamente bassi di carnitina, sostanza che ha un ruolo fondamentale nella produzione di energia cellulare e nella risposta immunitaria.
Gli asmatici ricevono spesso diversi trattamenti, fra cui i corticosteroidi orali (OCS). «Il trattamento può modificare il metabotipo, ovvero il profilo metabolico individuale, rendendo difficile lo studio dei meccanismi patologici sottostanti. Per questo, abbiamo cercato di identificare i processi metabolici deregolati in relazione alla gravità dell'asma e ai farmaci», spiega Stacey Reinke del Karolinska Institutet di Stoccolma, autrice principale dello studio.
Gli scienziati svedesi hanno raccolto campioni di urina da soggetti sani, con asma lieve e moderata e con asma grave. I dati metabolomici sono stati acquisiti mediante
spettrometria di massa ad alta risoluzione e analizzati utilizzando metodi univariati e multivariati.
È emerso un totale di 90 metaboliti, di cui 40 alterati nell'asma grave e 23 durante l'uso di corticosteroidi orali. L'analisi dei dati multivariata ha mostrato che i metabotipi osservati nei partecipanti sani e nei pazienti con asma da lieve a moderata differivano significativamente da quelli rilevati nei pazienti con asma grave. Inoltre, i metabotipi dei pazienti asmatici trattati con i corticosteroidi si distinguevano in maniera significativa da quelli dei pazienti non trattati.
I livelli di carnitina hanno evidenziato la più forte diminuzione indipendente dai corticosteroidi orali nell'asma grave, e valori ridotti di carnitina sono stati associati alla disfunzione mitocondriale attraverso la diminuzione dei punteggi di arricchimento del percorso del metabolismo degli acidi grassi e la ridotta espressione del trasportatore della carnitina SLC22A5 nell'espettorato e nei lavaggi bronchiali. «Questo è il primo studio su larga scala a delineare le differenze metaboliche associate alla gravità dell'asma e all'uso dei corticosteroidi orali. Le associazioni diffuse con diverse terapie sui metabotipi osservati dimostrano la necessità di valutare i potenziali effetti modulatori in base al trattamento e al metabolita», concludono gli esperti.
Fonte: European Respiratory Journal 2022. Doi: 10.1183/13993003.01733-2021
European Respiratory Journal
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