Importanti indicazioni sull'uso di Heliox nella bronchiolite

Pubblicati i risultati dello studio BREATHE

La bronchiolite Ã¨ un'infezione virale acuta del sistema respiratorio che interessa le piccole vie aeree e generalmente colpisce i bambini di età inferiore a due anni.  L'infiammazione delle piccole vie aeree causa ostruzione bronchiale peggiorando scambi e resistenze e aumentando il lavoro respiratorio. La terapia di supporto è la base della cura per la bronchiolite in età pediatrica, e studi precedenti suggeriscono che un mix di elio e ossigeno, l'Heliox appunto, può essere utile ma va somministrato tramite maschera facciale o tramite Cpap, la ventilazione a pressione positiva continua, mentre non serve se erogato attraverso le comuni cannule nasali. Questa è la conclusione a cui è giunto lo studio Breathe, acronimo per Bronchiolitis randomized controlled trial emergency-assisted therapy with heliox, un trial multicentrico randomizzato e coordinato da Parviz Habibi, pediatra al Wright Fleming Institute dell'Imperial College di Londra. «La terapia di supporto è la base della cura per la bronchiolite in età pediatrica, e studi precedenti suggeriscono che un mix di elio e ossigeno, l'Heliox appunto, può essere utile, ma i dati sono insufficienti per concludere» spiega il pediatra, che assieme ai colleghi ha confrontato l'efficacia dell'Heliox, fatto dal 21% di ossigeno e dal 79% di elio, e quella dell'Airox, un mix di ossigeno e azoto simile all'aria ambiente, pubblicando i risultati su Pediatrics. L'Heliox, più leggero dell'ossigeno e dell'aria, favorisce il flusso aereo laminare nelle zone ad alta turbolenza dovuta all'ostruzione bronchiale, migliorando i sibili e la dispnea della bronchiolite. L'Heliox, inoltre, riduce le resistenze respiratorie e, grazie all'alto coefficiente di diffusione, migliora lo scambio dei gas e il reclutamento alveolare con un ottimo profilo di sicurezza» riprende Habibi. Il confronto in doppio cieco di Heliox e Airox, somministrati a tre sottogruppi di bambini ricoverati per bronchiolite ha dato i risultati sperati, ma solo in parte. «Abbiamo erogato le miscele tramite maschera facciale, oppure in ventilazione con pressione positiva continua (Cpap) o via cannula nasale. I dati dimostrano che il metodo di erogazione è fondamentale» puntualizza il pediatra. L'Heliox è efficace in maschera facciale aderente o con Cpap: riduce la durata del ricovero, allevia il distress respiratorio, migliora l'efficacia della ventilazione riducendone l'uso. La miscela, invece, è inutile via cannula nasale, per la dispersione troppo elevata. «La progettazione di un'interfaccia più accettabile per una somministrazione più efficace è dunque la prossima sfida per l'industria nel trattamento con Heliox della bronchiolite pediatrica» osserva Habibi.

Pediatrics published online March 18, 2013

Giovanni Zelano


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