Si avvicina il giorno dell'amore per eccellenza, San Valentino, e dubbi e preoccupazioni cominciano ad affiorare in chi vive questo appuntamento come il momento propizio per iniziare una relazione. Se siamo riusciti a ottenere un incontro con la persona che ci interessa è probabile che stiamo vivendo adesso la tensione in attesa dell'evento.
Lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Santagostino di Milano e autore del libro “Vincere l'ansia con l'intelligenza emotiva”, offre qualche suggerimento per non trasformare una bella serata in un incubo.
Il dott. Cucchi spiega intervistato dall'Adnkronos: “definire cosa sia l'amore è davvero difficile, sia in termini sociologici che biologici. Di certo è un sentimento che elettrizza chi ne viene travolto; rende tutto più vivido e qualsiasi sensazione viene amplificata e diventa speciale. Ma amare non è facile e spesso genera le cosiddette 'pene' d'amore, forme d'ansia che possono essere particolarmente spiacevoli. Questo sentimento ci pervade completamente e sottrarsi alla sua intensità è impossibile, nel bene e nel male. Così come non nasciamo emotivamente intelligenti, ma costruiamo le nostre competenze plasmando con l'esperienza le doti innate, non nasciamo neanche abili amatori, ma impariamo strada facendo".
"Quando conosciamo una persona che ci attrae irresistibilmente e, verosimilmente, avvertiamo quella che prima abbiamo chiamato sindrome da cotta, possiamo sperimentare anche alcune forme d'ansia. Questo è normale perché l'amore alimenta le aspettative e come sempre le aspettative generano ansia".
L'ansia fa capolino quando cominciamo a domandarci quale sia la maniera più opportuna di vestirci, dove portare la persona amata, cosa proporle di fare. “Anche se il gioco della seduzione richiede regole che alimentino stupore, intrigo, sensualità, sorpresa, romanticismo, bisogna essere in grado di non snaturarsi senza esigere una trasformazione in specialisti della seduzione. Essere autentici - spiega Cucchi - è il modo migliore per piacere".
L'esperto dà quattro consigli agli aspiranti innamorati:
1)Sbagliare non deve rappresentare un tabù. Stiamo vivendo un appuntamento con una persona che ci interessa, non stiamo affrontando la fine del mondo. L'emozione è giusta, ma bisogna relativizzarla.
2)Evitiamo scelte che non rappresentano il nostro modo di essere. “Scegliamo dunque un abbigliamento che ci fa sentire noi stessi, che rispecchia il nostro modo di esprimerci, ma anche mete che conosciamo e ci danno tranquillità. Colpiremo per la nostra naturalezza e la padronanza dei movimenti".
3)Cerchiamo di capire cosa interessa alla persona che abbiamo di fronte, quali sono le cose che la fanno sentire a proprio agio. "Stiamo attenti a cogliere dal loro comportamento e dal linguaggio non verbale le reazioni emotive alle situazioni, ci indicheranno la direzione e il tono da tenere".
4)Cerchiamo di non pianificare l'appuntamento dal primo all'ultimo minuto. È un obiettivo semplicemente impossibile da perseguire perché non tutto è sotto il nostro controllo. "Non c'è nulla di più ansioso che sforzarsi di tenere sotto controllo ciò che non è prevedibile e non dipende esclusivamente da noi. Inoltre, solitamente, ciò che non è controllabile, è comunque gestibile".
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