Le statine aiutano a prevenire un secondo ictus

Ictus ischemico meno probabile grazie ai farmaci

Le persone che hanno subito un ictus emorragico e che assumono statine mostrano un rischio inferiore di successivo ictus ischemico. Lo segnala uno studio pubblicato su Neurology da un team della University of Southern Denmark di Odense e della American Academy of Neurology guidato da David Gaist della University of Southern Denmark, che spiega: «Ricerche precedenti hanno fornito risultati contrastanti sul rischio di ictus nelle persone che assumono statine e hanno già avuto un ictus emorragico, quindi abbiamo cercato di approfondire questo aspetto. Abbiamo scoperto che chi utilizzava statine aveva un rischio inferiore di ictus ischemico, mentre non vi è stato alcun cambiamento nel rischio di ictus emorragico».
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di pazienti danesi, individuando 15.151 persone che avevano subito un ictus emorragico. I soggetti sono stati seguiti per 30 giorni fino al primo ictus successivo, alla morte o alla fine del follow up, durato in media 3,3 anni.
Sono state poi confrontate 1.959 che avevano avuto un ictus successivo con 7.400 persone che non ne avevano avuti ulteriori, e che erano simili per età, sesso e altri fattori. In totale, 757 persone (39%) che avevano avuto un ictus successivo avevano assunto statine rispetto a 3.044 persone (41%) di coloro che non avevano avuto un secondo ictus.
Dopo l'aggiustamento per altri fattori di rischio, è emerso un rischio inferiore del 12% di ictus successivo nelle persone che assumevano statine.
Gli autori hanno poi confrontato 1.073 persone che avevano avuto un ictus ischemico con 4.035 persone che non avevano avuto un altro ictus. Tra coloro che avevano avuto un ictus ischemico, 427 persone (40%) avevano assunto statine, rispetto a 1.687 persone (42%) di coloro che non avevano avuto un altro ictus. Dopo aggiustamento dell'analisi, l'uso di statine è risultato associato a un rischio inferiore del 21% di ictus ischemico dopo l'evento emorragico iniziale.
Sono state poi confrontate 984 persone che avevano avuto un ulteriore ictus emorragico con 3.755 soggetti che non avevano avuto un altro ictus. In questo caso, tra chi aveva avuto un ictus emorragico ricorrente, 385 persone (39%) avevano assunto statine, rispetto a 1.532 persone (41%) di chi non aveva avuto un altro ictus emorragico. Dopo ulteriori aggiustamenti, i ricercatori non hanno trovato un legame tra l'uso di statine e l'ictus emorragico ricorrente.
«I risultati del nostro studio sono una buona notizia per le persone che assumono statine e che hanno avuto un ictus emorragico. Anche se abbiamo riscontrato un rischio inferiore di avere un altro ictus, è importante notare che, esaminando i dati nel dettaglio, quella riduzione di rischio valeva solo per l'ictus ischemico. D'altra parte, non abbiamo riscontrato alcun aumento del rischio di ictus emorragico. Saranno comunque necessari ulteriori studi per confermare i nostri risultati», conclude Gaist.

Fonte: Neurology 2023. Doi: 10.1212/WNL.0000000000207792
Neurology

18/09/2023 10:50:00 Andrea Sperelli


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