Come gestire la nausea in gravidanza

La complessità diagnostica e terapeutica legata a questa condizione

La nausea in gravidanza, per la precisione iperemesi gravidica, può influire in maniera molto negativa sulla qualità di vita della gestante. Uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal e firmato da Larissa Jansen dell'Amsterdam Reproduction and Development Research Institute presso l'Erasmus MC di Rotterdam evidenzia le complesse sfide diagnostiche e terapeutiche legate a questa condizione.
Il team olandese ha realizzato una revisione sistematica della letteratura per analizzare la diagnosi e il trattamento dell'iperemesi gravidica: “In assenza di opzioni curative, i trattamenti mirano alla riduzione dei sintomi e hanno il potenziale di migliorare la qualità della vita e gli esiti perinatali, nonché di ridurre l'onere socio-economico”, spiega Jansen.
Uno dei dati emersi riguarda la frequenza di ospedalizzazione dovuta all'iperemesi gravidica, causa comune di ricovero nei reparti di pronto soccorso nel corso del primo trimestre di gravidanza.
Di recente, uno studio ha mostrato che il 21% delle pazienti con iperemesi gravidica presenta una tireotossicosi gestazionale transitoria, anche se la condizione non pare associata alla gravità dell'iperemesi.
La tireotossicosi gestazionale, indotta dalla gonadotropina corionica umana (hCG) e autolimitante, peraltro non richiede trattamento in genere.
Rimane tuttavia molto complessa la gestione della nausea in gravidanza. Gli antiemetici risultano efficaci, ma per altri trattamenti le prove sono limitate. “Il trattamento dell'iperemesi gravidica dovrebbe iniziare con un farmaco antiemetico e, se non sufficiente per mitigare la nausea, si dovrebbe considerare l'uso di un altro antiemetico di una classe diversa”, spiega Jansen.

Fonte: CMAJ 2024. Doi: 10.1503/cmaj.221502
Jama Internal Medicine

03/05/2024 12:45:00 Arturo Bandini


Notizie correlate