Un nuovo studio clinico per valutare come l'alimentazione possa aiutare le donne con endometriosi, malattia cronica che colpisce circa il 10% della popolazione femminile.
È stato ideato e avviato dalla Clinica L. Mangiagalli di Milano e finanziato dall'Università degli Studi di Milano, per comprendere come la dieta FODMAP - regime alimentare studiato per sostenere le persone con problemi digestivi come la sindrome dell'intestino irritabile - possa agire sul dolore, la qualità della vita e la funzionalità sessuale in donne con endometriosi pelvica. A partecipare a questo studio innovativo, anche le volontarie dell'A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, che unisce pazienti di tutta Italia impegnate nel creare consapevolezza sulla malattia e sempre pronte a dare supporto alla ricerca per migliorare le cure sulla patologia, ancora difficile da diagnosticare e per la quale non ci sono cure definitive.
«Da sempre l'A.P.E. - spiega la presidente dell'associazione Annalisa Frassineti - sostiene la ricerca e tutti gli studi che vengono fatti per l'endometriosi. L'alimentazione è un tassello importante nella qualità di vita della paziente con endometriosi perché può aiutare nella gestione dell'infiammazione cronica». «Reclutiamo pazienti con endometriosi che abbiano sintomi intestinali, i quali sono simili a quelli riscontrati in persone con la sindrome del colon irritabile, un'altra patologia che come l'endometriosi, malattia infiammatoria cronica, si manifesta con gonfiore addominale, diarrea, stitichezza, alternanza delle due. Tantissime pazienti con endometriosi hanno questi sintomi intestinali», spiega la ginecologa Agnese Donati, responsabile dello studio con la collega Giussy Barbara. La letteratura scientifica, come sottolineato dalle dottoresse, indica che la dieta FODMAP, acronimo inglese che indica alcune tipologie di carboidrati che fermentano eccessivamente nell'intestino e che aiuta ad identificare quali alimenti possono causare fastidi digestivi, migliora la qualità della vita di chi soffre di disturbi intestinali. «Le donne con endometriosi vengono seguite per 6 mesi in modo assolutamente gratuito - aggiunge la ginecologa Agnese Donati -, svolgono una visita ginecologica al reclutamento e con l'aiuto di un algoritmo vengono randomizzate, cioè scelte in modo casuale per essere inserite in uno dei due bracci di trattamento: quello relativo alle pazienti che faranno la dieta e quello relativo a coloro che non la faranno. Questo affinché non ci sia l'influenza del medico. Le pazienti che fanno la dieta vengono monitorate dalla nutrizionista Giulia Privitera e dai ginecologi dopo 3 mesi e dopo 6 mesi, quelle del gruppo di controllo incontrano solo il ginecologo. Si riesce così a valutare se la dieta come condotta fa la differenza sullo stato di salute della donna oppure no». A tutte le donne che partecipano allo studio (saranno circa 140 in tutto), viene richiesto di non interrompere la terapia ormonale e farmaceutica a cui sono sottoposte, in modo che non ci siano fattori che vengano a modificare il loro stile di vita e lo stato di salute. Inoltre, le donne, per partecipare, devono avere età compresa tra i 18 e i 45 anni e non devono essere in cerca di una gravidanza durante i 6 mesi di sperimentazione. Non possono prendere parte allo studio se hanno altre patologie che possano causare dolori pelvici o se ci sono particolari controindicazioni mediche, e se seguono particolari diete, come quella vegana o vegetariana. Ad ogni visita le pazienti compilano questionari anonimi in base al loro stato di salute. I dati raccolti, comprese le visite di controllo, saranno utili per ottenere risultati scientifici e valutare se anche le pazienti con endometriosi trovano riscontro in un miglioramento della salute con la dieta FODMAP. Lo studio è già cominciato per alcune donne a marzo, ma altre possono partecipare, contattando le dottoresse che si occupano dello studio si può scrivere a fodmap.mangiagalli@gmail.com. L'unica necessità è di recarsi per 3 volte a Milano durante i 6 mesi della dieta.
Cos'è l'endometriosi? L'endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali e in concomitanza dell'ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l'endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza.
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