La sedentarietà fa morire prima

Troppo tempo passato senza far nulla scatena anche le crisi d'ansia

Non perdete il vostro tempo, sdraiatevi! Il provocatorio suggerimento tuttavia potrebbe rivelarsi poco lungimirante, stando a quanto afferma uno studio dell'Università di Sydney pubblicato su Plos Medicine.
Stando ai risultati, passare troppo tempo seduti e dormire troppo avrebbero l'effetto di accorciare la speranza di vita di ognuno di noi. I due fattori di rischio si aggiungono a quelli già noti, ovvero il consumo di alcol, la cattiva alimentazione, il fumo e l'inattività fisica.
Secondo i ricercatori australiani, una persona che presenta tutti e 6 i fattori di rischio ha probabilità 5 volte maggiori rispetto alla media di morire prima del previsto. I ricercatori hanno coinvolto nello studio oltre 230mila persone con un'età media di 45 anni, seguendole per 6 anni. “Questo ampio studio conferma l'importanza di stili di vita sani", hanno concluso i ricercatori.
Un altro studio della Deakin University for Physical Activity and Nutrition Research, sempre in Australia, conferma la pericolosità legata alla sedentarietà.
Secondo i risultati dell'analisi pubblicata su BMC Public Health, chi è pigro ha anche maggiori probabilità di soffrire di crisi d'ansia.
Megan Teychenne, prima autrice dello studio, spiega: “nella nostra società moderna stiamo assistendo a un aumento dei sintomi d'ansia che sembra parallelo all'aumento dei comportamenti sedentari".
I ricercatori australiani hanno effettuato una metanalisi prendendo in esame 9 studi, 2 dei quali hanno coinvolto anche bambini e adolescenti. Il loro obiettivo era verificare l'eventuale nesso esistente fra sedentarietà e ansia. Da quattro studi è emerso che il tempo trascorso senza far nulla era proporzionale al rischio di soffrire di ansia.
Secondo i dati il 36 per cento degli studenti delle scuole superiori che trascorrono più di 2 ore davanti a uno schermo hanno più possibilità di soffrire di ansia rispetto a chi passa meno di due ore davanti alla Tv o al pc.
“È importante capire i fattori comportamentali che possono essere collegati all'ansia per essere in grado di sviluppare strategie basate sull'evidenza per la prevenzione e gestione di questa malattia. La nostra ricerca ha dimostrato che le evidenze a disposizione suggeriscono un'associazione positiva tra il tempo trascorso a stare seduti e i sintomi d'ansia. Tuttavia, la direzione di questo rapporto deve ancora essere determinata attraverso studi longitudinali e interventistici", ha spiegato la dott.ssa Teychenne.

14/12/2015 15:08:00 Andrea Sperelli


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