Non c'è niente di peggio che trascorrere tante ore di seguito al volante per il proprio apparato urinario. Lo ricordano gli esperti in urologia e andrologia riuniti a congresso a Roma, promosso dal prof. Francesco Sasso, specialista in Urologia e Andrologia presso l'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma - Fondazione Gemelli.
«L'utilizzo prolungato dell'autovettura - sostiene il prof. Sasso, membro dell'E.R.G.A.M. (European Research Group on Automotive Medicine) - può generare l'insorgere di patologie del basso apparato urinario. In particolare, infezioni, cistiti e prostatiti. Alcune categorie di lavoratori sono più a rischio di altri, anche in giovane età . Per questo motivo, è fondamentale privilegiare vetture con sedili ergonomici e un buon funzionamento dell'impianto di climatizzazione dell'auto che consente di ridurre la sudorazione e la conseguente concentrazione delle urine».
Allo scopo di ridurre i rischi delle infezioni urinarie, il prof. Sasso elenca una serie di piccoli accorgimenti: «Bere due litri di acqua al giorno, non aspettare di avere la vescica completamente piena prima di andare in bagno, fermarsi ogni 2-3 ore, climatizzare il veicolo, limitare l'assunzione di farmaci che favoriscono l'erezione, soprattutto in guidatori ipertesi. Infine, seguire una dieta povera di grassi ma ricca di proteine e vitamine».
Vanno evitati il più possibile alcuni alimenti come il caffè, il tè, le spezie piccanti, gli insaccati, l'alcol, il burro, il lardo e le margarine vegetali. Promossi invece la frutta, la verdura, il pesce e i formaggi freschi.
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