I farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) potrebbero influenzare negativamente l'efficacia dei bifosfonati nel ridurre il rischio di frattura da osteoporosi.
A dirlo è una ricerca pubblicata sul Journal of Bone and Mineral Research da un team del Northern General Hospital del Regno Unito diretto da Eugene McCloskey, che spiega: «È stato riferito che i FANS hanno effetti deboli ma benefici sulla salute delle ossa, ma l'argomento è ancora poco studiato. Per questo abbiamo esplorato tale relazione».
Gli scienziati hanno realizzato un'analisi post-hoc di uno studio randomizzato e controllato con placebo sul bifosfonato clodronato, che ha ridotto del 23% il rischio di frattura da osteoporosi. Allo studio hanno partecipato 5.212 donne di età pari o superiore a 75 anni, 1.082 delle quali hanno riferito di aver utilizzato Fans.
In questo sottogruppo di donne la riduzione del rischio di frattura associata all'assunzione di bifosfonato non è stata osservata.
In un sottogruppo di donne sottoposte a esame della densità minerale ossea dell'anca al basale e a tre anni, la perdita di densità minerale ossea durante la terapia con clodronato è stata maggiore in chi ha assunto i FANS rispetto alle donne che non li utilizzavano. La perdita non era significativamente diversa da quella osservata nelle pazienti trattate con placebo invece che con clodronato.
Non è chiaro per quale motivo i Fans agiscano riducendo l'effetto dei bifosfonati, ma i risultati inducono a riflessioni più profonde: «Dobbiamo usare una certa cautela nell'estrapolare questi dati ai bifosfonati più ampiamente utilizzati nell'osteoporosi, ma dato che l'uso concomitante di FANS e bifosfonati è relativamente comune, il nostro riscontro potrebbe avere importanti conseguenze cliniche e comportare
un'incapacità di ridurre il rischio di fratture quanto speravamo», concludono gli autori.
Fonte: Journal of Bone and Mineral Research 2022. Doi: 10.1002/jbmr.4548
Journal of Bone and Mineral Research
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