Un nuovo ritrovato contro l'invecchiamento si è dimostrato efficace su modello murino. I ricercatori della Juntendo University hanno pubblicato su Nature Aging un'analisi sull'efficacia di un composto che punta a bloccare una proteina chiave nel trasporto del glucosio nell'organismo. I ricercatori pensano che il composto potrebbe essere usato in futuro anche per il trattamento del morbo di Alzheimer.
Gli scienziati guidati da Tohru Minamino hanno realizzato una serie di esperimenti per comprendere il potenziale e il meccanismo d'azione di canagliflozin, molecola già impiegata per la terapia del diabete di tipo 2 che riduce i livelli di glucosio nel sangue inibendone un trasportatore essenziale.
Dopo aver somministrato il farmaco a topi obesi, gli autori hanno notato un miglioramento sostanziale nel metabolismo del glucosio, una riduzione dell'infiammazione presente nel tessuto adiposo e anche una significativa riduzione delle cellule senescenti, il tutto senza gli effetti collaterali che spesso emergono con altri farmaci.
“In questo studio abbiamo dimostrato un miglioramento contro il diabete, l'arteriosclerosi, l'invecchiamento precoce e la fragilità - afferma Minamino - nonché un prolungamento della durata della vita in risposta all'inibizione del trasportatore SGLT2 del glucosio”.
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