Adottare un'alimentazione il più variegata possibile ha l'effetto di aumentare le probabilità di vivere più a lungo. Lo dice lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) pubblicato su Plos Medicine.
La ricerca ha analizzato le associazioni fra ricchezza di specie alimentari e mortalità in 451.390 adulti sani arruolati fra il 1992 e il 2014. Grazie a dei questionari dietetici, le abitudini alimentari dei volontari sono state valutate in maniera specifica.
La ricchezza dietetica (DSR) annuale di un individuo è stata calcolata in base al numero assoluto di specie biologiche uniche in ciascun alimento e bevanda. Le associazioni sono state valutate adattando modelli di regressione dei rischi proporzionali di Cox aggiustati per più variabili.
Nel campione analizzato, due specie animali - mucca e maiale - e due colture - grano e patata - hanno rappresentato circa il 45% dell'apporto energetico alimentare totale.
I dati indicano che un DSR più alto era inversamente associato alla mortalità totale e specifica per causa, al di là di fattori sociodemografici, stile di vita e altri fattori noti di rischio.
Uno dei limiti dello studio è che i dati utilizzati sono auto-riportati, cioè ottenuti attraverso dei questionari. In ogni caso, i risultati suggeriscono che la biodiversità alimentare può essere il fondamento di nuove raccomandazioni e nuovi approcci dietetici.
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