La riabilitazione dal Long Covid

Ridotti i sintomi e aumentati i livelli di attività

Un programma riabilitativo per le persone che soffrono di Long Covid ha portato a una riduzione dei sintomi e a un aumento dei livelli di attività, stando a quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of Medical Virology.
Prima di iniziare il programma, i pazienti riferivano di soffrire in media di 3 eventi di pesante stress fisico ed emotivo in seguito a un lieve sforzo fisico o mentale. Dopo 6 settimane dall'inizio del programma, la media si è abbassata a 1 evento alla settimana.
«I risultati di questa ricerca sono entusiasmanti perché questa è la prima volta che gli episodi di arresto anomalo sono stati utilizzati come marcatori per la patologia, e ora è stato dimostrato che un programma di stimolazione strutturato riduce sostanzialmente i sintomi e migliora la qualità della vita», spiega Manoj Sivan, ricercatore della School of Medicine dell'Università di Leeds e del Leeds Teaching Hospitals NHS Trust, che ha diretto il gruppo di lavoro.
Dello studio hanno fatto parte 31 persone con Long Covid che soffrivano della condizione da circa 17 mesi. Oltre alla stanchezza, i pazienti accusavano affanno, annebbiamento cerebrale, mal di testa e palpitazioni. Il programma seguito si chiama CR-10 Borg ed è stato preparato dall'Organizzazione mondiale della sanità.
La prima fase consisteva in una serie di esercizi di respirazione e di stretching, mentre la quinta e ultima comprendeva le attività che i pazienti affrontavano prima di ammalarsi.
I pazienti rimanevano a ogni livello per almeno 7 giorni, ricevendo telefonate dal medico per verificare i progressi effettuati. Un questionario sui livelli di sforzo e sulle crisi avute era alla base della decisione o meno di passare al livello successivo.
Oltre alla riduzione degli eventi critici, si sono registrati anche miglioramenti nel livello di attività e nella qualità di vita. Il beneficio più evidente ha riguardato la riduzione dell'affaticamento, della mancanza di respiro e del mal di testa.
«Questo studio si aggiunge all'attuale comprensione dimostrando il potenziale di un protocollo di stimolazione strutturato per migliorare gradualmente i livelli di attività. Tuttavia, i consigli attuali su come tornare in sicurezza all'attività fisica senza peggiorare i sintomi non sono chiari, e i pazienti riferiscono di aver ricevuto consigli molto diversi dagli operatori sanitari. Senz'altro serviranno ulteriori ricerche», concludono gli autori.

Fonte: Journal of Medical Virology 2022. Doi: 10.1002/jmv.28373
Journal of Medical Virology

04/01/2023 10:00:00 Andrea Sperelli


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