Non solo brufoli e arrossamenti. Le abbuffate natalizie possono causare gravi problemi a chi già soffre di una patologia della pelle come l'acne, la psoriasi o la dermatite atopica.
«È ormai noto lo stretto legame esistente tra patologie della cute e lo stato metabolico», spiega al Corriere della Sera Gabriella Fabbrocini, direttrice della Dermatologia Clinica dell'Università di Napoli Federico II. «In particolare, manifestazioni come acne, psoriasi e idrosadenite suppurativa sono strettamente legate ad alcune anomalie del metabolismo glucidico come diabete e insulino-resistenza, a loro volta favorite da regimi alimentari ricchi di zuccheri, prodotti caseari e derivanti dalla carne rossa. In questo periodo di pranzi e cene a ripetizione avere cura del proprio corpo e in particolare della propria pelle diventa particolarmente difficile, perché tutti avremo la tentazione di mangiare di più. Molti cibi e piatti della nostra tradizione, poi, sono vere e proprie bombe caloriche, cariche di grassi e zuccheri».
Oltre al contenuto di grassi e zuccheri, l'altro aspetto del problema è costituito dall'aumento del peso. Sovrappeso e obesità , infatti, peggiorano le malattie cutanee e riducono l'efficacia delle terapie perché il tessuto adiposo produce e rilascia nel sangue sostanze (le adipochine) che facilitano uno stato di infiammazione generale nell'organismo.
Cosa fare allora? «Meglio puntare su alimenti magri e dall'azione antinfiammatoria, per scongiurare il rischio sovrappeso e l'infiammazione dei tessuti - risponde l'esperta -. Pesce, verdure e carni bianche magre, ma anche frutta secca o fresca di stagione (come carote, zucca, finocchi, cavoli e spinaci). Per dolci e dessert, evitare per quanto possibile quelli troppo elaborati e ricchi di zucchero, preferendo magari una fetta di pandoro o panettone classici. Ottima poi la frutta secca: noci, nocciole e mandorle che contengono molta vitamina E, utile per limitare i danni dai radicali liberi e reidratare la pelle in modo equilibrato».
Importante poi bere molta acqua per favorire il processo di espulsione delle tossine. Sarebbe bene anche praticare un po' di attività fisica, che ha effetti benefici per tutto l'organismo, compresa l'epidermide. «Quando si è a casa, a tavola è bene cercare di privilegiare alimenti particolarmente utili per disintossicare la cute, poveri di grassi saturi e ricchi di minerali e vitamine - conclude Fabbrocini -: verdure come i carciofi che contribuiscono a depurare il fegato (e con questo spiacevoli conseguenze sulla pelle), i broccoli che garantiscono l'apporto di antiossidanti, le barbabietole che assicurano il pieno di vitamine e sani minerali, la frutta fresca ricca di fibre, che aiuta la pulizia del tratto intestinale. Non dimentichiamo poi l'aglio, alimento strategico per aiutare il fegato a eliminare le tossine. E la frutta, a cominciare dagli agrumi (arance, mandarini, clementine), ricchissimi di vitamina C e A, antiossidanti e minerali. I kiwi, ricchi di fibre e vitamina C, mele e pere che contrastano i danni dei radicali liberi riducendo lo stress ossidativo».
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