Da giorni ormai stiamo sperimentando temperature al limite del proibitivo in molte parti d'Italia. I rischi per la salute non riguardano però soltanto la possibile disidratazione. Gli esperti mettono infatti in guardia tutti dall'ipotesi di ictus provocato da un colpo di calore.
In genere l'ictus, di tipo ischemico o emorragico, si verifica in persone in età avanzata, tuttavia le persone giovani non ne sono del tutto al riparo. Come spiega Massimo Del Sette, Direttore della Neurologia presso l'Irccs Policlinico San Martino di Genova, l'evento può essere correlato anche alla temperatura ambientale e al tasso di umidità : “Diversi sono i fattori che entrano in gioco. Conta la disidratazione, conseguente alla sudorazione - nel tentativo di abbassare la temperatura - che comporta una riduzione del volume del sangue circolante e un aumento della viscosità del sangue stesso, con possibilità di occlusione di una arteria cerebrale. Ancora, sono estremamente importanti gli sforzi fisici che possono determinare un aumento dei valori della pressione e favorire non solo ischemie ma anche emorragie cerebrali. Ancora il calore può causare una vasodilatazione, sempre in risposta al calore che può causare un'alterazione della perfusione sanguigna al cervelloâ€.
Ma quali sono i sintomi dell'ictus da colpo di calore? I più comuni sono mal di testa, vertigini, confusione e perdita di coscienza, perdita di sensibilità agli arti, espressione della bocca alterata e difficoltà a parlare.
Questi sintomi devono spingere immediatamente a chiamare il 118 affinché le cure siano tempestive. Ogni ora che passa è legata infatti alla perdita di numerose cellule cerebrali.
Come noto, le persone più sensibili ai colpi di calore sono anziani e bambini. Tra i fattori di rischio c'è l'assunzione di farmaci per l'ipertensione, gli antidepressivi, le anfetamine e la cocaina. Anche obesità , diabete e ipercolesterolemia possono determinare un aumento del rischio.
Per evitare i colpi di calore, e quindi scongiurare il rischio di un ictus correlato, è bene evitare sforzi fisici nelle ore più calde della giornata, mantenere un adeguato livello di idratazione, mangiare leggero, prediligendo frutta e verdura, mantenere la temperatura dell'aria condizionata a un livello di 5 gradi al massimo inferiore a quello ambientale. Gli sbalzi termici improvvisi sono infatti mal tollerati dall'organismo.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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