Il fumo fa anche ingrassare

Ha un’influenza evidente sulla distribuzione del grasso viscerale

Molti usano la paura di ingrassare come pretesto per non smettere di fumare. In effetti, la mancanza del rito delle sigarette porta spesso a mangiare di più per cercare di soddisfare in qualche modo un organismo in crisi di astinenza.
Tuttavia, secondo un nuovo studio esisterebbe un effetto fisiologico del tutto opposto. La ricerca del Novo Nordisk Foundation Center dimostra infatti che il grasso viscerale è maggiore nei fumatori. Si tratta, come noto, del peggior tipo di grasso, perché è quello collegato a un rischio più alto di malattie cardiache, diabete, ictus e demenza e può essere presente anche in persone magre.
Gli scienziati dell’Università di Copenaghen hanno combinato dati genetici collegati all’esposizione al fumo e misure della distribuzione del grasso corporeo. Alle ricerche prese in considerazione avevano partecipato un totale di 1,2 milioni di persone che avevano iniziato a fumare e oltre 450.000 fumatori abituali, mentre le analisi sulla distribuzione del grasso corporeo hanno incluso oltre 600.000 persone.
L’effetto del fumo sul grasso viscerale sembra indipendente da altri fattori come lo stato socioeconomico, il consumo di alcol e altre variabili. Il grasso addominale in eccesso nei fumatori era soprattutto grasso viscerale.
«Questo studio ha scoperto che iniziare a fumare e fumare nel corso della vita potrebbe essere causa di un aumento del grasso della pancia. In un'ulteriore analisi, abbiamo scoperto che il tipo di grasso che aumenta è più facilmente il grasso viscerale».
Il grasso addominale produce sostanze pro-infiammatorie, pro-tumorali e favorisce la comparsa dell’aterosclerosi, l’ispessimento delle arterie alla base di molte malattie cardiovascolari.

25/03/2024 09:39:36 Andrea Sperelli


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