L'Intelligenza Artificiale prevede l'Alzheimer

Progetto mira a individuare i segni precoci della demenza

Un team di ricercatori scozzesi delle Università di Edimburgo e Dundee vuole utilizzare l'Intelligenza Artificiale per cercare di individuare i segni precoci della demenza, quando i sintomi non sono ancora evidenti.
Gli scienziati hanno rivisto le immagini di Risonanza Magnetica e TC cerebrali realizzate per qualsiasi motivo fra il 2008 e il 2018. Emanuele Trucco, un esperto di intelligenza artificiale dell'Università di Dundee, ha la speranza di scoprire dei pattern legati alla demenza. La mole di lavoro è tale che è necessario l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale.
Una volta individuati i segnali precoci della malattia, i ricercatori potranno mettere a punto uno strumento digitale che riesca a scoprire quali soggetti sono maggiormente a rischio. L'obiettivo è frenare l'avanzata della demenza nelle fasi iniziali della malattia, quando i danni strutturali al cervello non si sono ancora manifestati.
«Oggi più di 50 milioni di persone soffrono di demenza e la proporzione di persone anziane nella popolazione sta crescendo in quasi tutti i paesi del mondo, un numero che aumenterà fino a 78 milioni nel 2030 e 139 milioni nel 2050», dice Venki Ramakrishnan, premio Nobel per la chimica, autore del libro «Why We Die: The New Science of Aging and the Quest for Immortality».
«Si stima che circa un terzo delle persone nate nel 2015 soffrirà nella sua vita di qualche forma di demenza, metà delle quali saranno malattie di Alzheimer».



06/09/2024 10:19:16 Andrea Sperelli


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