Uno studio dell'Università della California diretto da Emily Jacobs ha realizzato la prima mappa in assoluto di un cervello umano durante la gravidanza.
«Volevamo osservare la traiettoria dei cambiamenti cerebrali specificamente all'interno della finestra gestazionale», racconta Laura Pritschet, autrice principale dello studio pubblicato su Nature Neuroscience.
Ciò che emerge è una peculiarità del cervello nel corso della gravidanza. A dimostrarlo sono le scansioni cerebrali effettuate dai ricercatori su Elizabeth Chrastil, neuroscienziata del Center for the Neurobiology of Learning and Memory dell'Università della California, tre settimane prima del concepimento e per due anni dopo il parto.
All'epoca della gravidanza, la dottoressa Chrastil aveva 38 anni e si era sottoposta a fecondazione in vitro. Grazie a 26 risonanza magnetiche ed esami del sangue sono emersi cambiamenti nella materia grigia e bianca.
La materia grigia è un tessuto cerebrale essenziale che controlla le sensazioni e numerose funzioni come il linguaggio, il pensiero e la memoria. Dopo aver raggiunto il picco nell'infanzia, lo spessore corticale diminuisce per tutta la vita. In circa l'80% delle regioni del cervello della dottoressa Chrastil, il volume della materia grigia è diminuito del 4%, con solo una piccola ripresa dopo la gravidanza.
In compenso si è manifestato un aumento dell'integrità della sostanza bianca, che indica la salute e la qualità delle connessioni fra le regioni del cervello nel primo e nel secondo trimestre, tornando a livelli normali dopo la nascita.
«Si è parlato molto della neurobiologia della gravidanza, che non abbiamo ancora capito e non è perché le donne siano troppo complicate, ma perché le scienze biomediche hanno storicamente ignorato la salute delle donne», spiega la dottoressa Jacobs. «Il cervello è un organo endocrino e gli ormoni sessuali sono potenti neuromodulatori, ma gran parte di queste conoscenze deriva da studi sugli animali».
Gli esami mostrano anche un aumento nella microstruttura del liquido cerebrospinale e della sostanza bianca nel secondo e terzo trimestre, tutti collegati all'aumento dei livelli degli ormoni estradiolo e progesterone.
Alcune modifiche sono rimaste anche per due anni dopo la nascita, mentre altre sono tornate a livelli simili a quelli del periodo preconcezionale entro circa due mesi dal parto.
«L'85% delle donne sperimenta una gravidanza una o più volte nel corso della propria vita e circa 140 milioni di donne sono incinte ogni anno», dichiara la dottoressa Pritschet.
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