Sulla salute orale circolano ancora alcune informazioni scorrette che possono portare a scelte poco adeguate e talvolta dannose, oltre a sottovalutare l'importanza della cura della bocca.
In occasione del World Smile Day, Straumann Group - leader globale in implantologia e nelle soluzioni ortodontiche che ripristinano il sorriso e la fiducia - e il Dr. Paolo Carosi, odontoiatra e Dottore di Ricerca presso il Polo RM6 dell'Università di Roma “Tor Vergata”, hanno deciso di sfatare i più comuni falsi miti sulla salute orale e hanno realizzato un decalogo con l'obiettivo di fornire informazioni corrette e promuovere una migliore cultura della prevenzione e della salute orale.
Il decalogo di falsi miti e curiosità sulla salute orale
1. Bicarbonato, succo di limone e acqua ossigenata: metodi naturali efficaci per sbiancare i denti.
Falso. Questi ingredienti agiscono chimicamente sulle superfici con cui vengono a contatto, ma il loro utilizzo non monitorato sui denti può causare danni irreversibili allo smalto, con effetti abrasivi e possibile erosione dentale se utilizzati in concentrazioni non adeguate. È dunque necessario affidarsi a un professionista per trattamenti di sbiancamento sicuri.
2. I denti dei bambini non necessitano di cure particolari perché sono "da latte".
Falso. I denti da latte sono fondamentali perché guidano la crescita dei denti permanenti e devono dunque essere curati regolarmente. Se trascurati, infatti, possono far insorgere problemi come carie o cadere prima del tempo, causando difficoltà nello sviluppo dei denti definitivi, come spazio e allineamento.
La cura dei denti da latte parte dall'educazione alla corretta igiene orale e alimentare, insieme ad un sistematico controllo della salute orale presso il dentista di fiducia dalla più tenera età in modo da intercettare prematuramente eventuali problemi e familiarizzare sin da subito con la figura dell'odontoiatra.
3. Impianti dentali: possono essere rigettati, sono solo per anziani e provocano molto dolore.
Falso. In odontoiatria non esiste il concetto di “rigetto”: gli impianti, infatti, non sono tessuti organici e non possono dunque essere rigettati; essendo realizzati in titanio, si integrano con l'osso quando vengono posizionati. Inoltre, il successo di questi interventi è tra i più alti in medicina: il 97% va a buon fine[1]; risultati che dipendono da più fattori, come la qualità e la tipologia dell'impianto, che è preferibile abbia una superficie ruvida e idrofilica, per una più rapida stabilizzazione del coagulo. Questa tipologia di intervento - che ha rivoluzionato l'odontoiatria - è poi adatta a persone di tutte le età (a discrezione del medico), grazie alle moderne tecniche chirurgiche che hanno nel tempo ridotto al minimo l'invasività e il dolore, portando a un post-operatorio più sereno. Sviluppi promettenti in ambito di chirurgia guidata e robotica sono in corso per permettere interventi ancora più precisi e meno invasivi.
4. Dormire con la bocca aperta può far perdere i denti.
Falso. In realtà, dormire con la bocca aperta può causare secchezza delle fauci (xerostomia), un fenomeno che può far proliferare più batteri, aumentando il rischio di carie e infezioni gengivali. Tuttavia, la scienza smentisce un legame diretto tra dormire con la bocca aperta e perdere i denti.
5. I denti bianchi sono sempre sinonimo di denti più sani.
Falso. Prestare attenzione ai cambiamenti significativi del colore dei denti - che varia per ogni individuo - è importante, ma è anche utile sapere che non sempre sono sinonimo di problemi dentali. Il colore dei denti è anche dovuto a fattori genetici e avere denti bianchissimi non è sempre sinonimo di denti in salute. A dispetto dell'estetica, il bianco dei denti può comunque nascondere delle carie o altre condizioni. Inoltre, nei soggetti che hanno assunto tetracicline in età infantile (antibiotico), i denti possono assumere una colorazione che varia dal grigio al bluastro: in questo caso, la discromia è un effetto del farmaco e non un indicatore di un sorriso non sano.
6. Lo zucchero è l'unica causa delle carie.
Falso. In realtà, il processo di formazione delle carie è multifattoriale: dieta complessiva, igiene orale e tempo di permanenza dei residui alimentari acidi sui denti. Infatti, è vero che i batteri presenti nella bocca si nutrono di zuccheri semplici, ma sono gli acidi che rilasciano in seguito ad attaccare direttamente lo smalto dei denti. Un effetto amplificato da cibi raffinati e morbidi, che si attaccano ai denti e non vengono rimossi facilmente. Inoltre, non è noto a tutti che, quando mangiamo, il pH della bocca diventa acido per 20-30 minuti, prima che la saliva lo riporti a un livello neutro: se in questo lasso temporale vengono assunti altri alimenti, la bocca viene esposta a ulteriore acidità e l'effetto protettivo della saliva ritarda e svanisce, aumentando il rischio di carie. È quindi importante consumare alimenti acidi con moderazione e durante i pasti, quando la produzione di saliva è maggiore e può aiutare a neutralizzare gli acidi. In definitiva, la rimozione della placca batterica e dei residui alimentari sono l'unica vera arma contro l'insorgenza della carie.
7. L'apparecchio ortodontico si può mettere solo da bambini o adolescenti.
Falso. I trattamenti ortodontici che curano la parte scheletrica, come l'espansione del palato, sono più efficaci durante la crescita. Anche in età adulta, però, è possibile intervenire e correggere problematiche come un disallineamento dentale, anche grazie a tecnologie e innovazioni moderne, tra cui gli allineatori trasparenti.
8. Usare lo stuzzicadenti è una buona pratica alternativa di igiene orale, in assenza di altri strumenti.
Falso. Qualsiasi strumento usato in modo aggressivo a livello meccanico può causare danni, portando a riassorbimento osseo e recessione gengivale. Lo stuzzicadenti è da evitare, ma bisogna fare attenzione a come si utilizzano anche spazzolini, scovolini e filo interdentale: seguire un'igiene orale domiciliare personalizzata e concordata con il proprio dentista è la chiave.
9. Coprire lo spazzolino con un cappuccio evita la contaminazione batterica.
Falso. Innanzitutto, per evitare contaminazioni e poiché ciascuno ha una flora batterica unica, è fondamentale che ognuno usi il proprio spazzolino. Inoltre, dovrebbe essere asciugato all'aria dopo l'uso: coprirlo con un cappuccio può in realtà creare un ambiente umido, favorendo la proliferazione batterica. È consigliabile coprirlo solo in viaggio, quando inserito in valigia oppure usare cappucci con buchi che possano far passare l'aria. Infine, è importante posizionare lo spazzolino lontano dal water per evitare contaminazioni da batteri fecali[2], oltre a cambiarlo circa ogni mese e sempre dopo patologie come il mal di gola.
10. Se si perde un dente, specialmente se nascosto dietro, non è necessario sostituirlo.
Falso. Gli unici denti che, se persi, non devono essere sostituiti sono quelli del giudizio, essendo accessori. Il 24% degli italiani convive con uno o più denti mancanti: anche se non visibili, possono causare spostamenti dentali e problemi di masticazione. Su consiglio medico, è quindi fondamentale sostituire i denti mancanti per mantenere una corretta stabilità della bocca, funzione e allineamento dentale.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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