L'attività fisica nei bambini è di fondamentale importanza, considerando anche il tempo che ogni giorno i nostri figli passano davanti a uno schermo, sia esso quello del cellulare, del televisore o del computer.
Secondo un'indagine promossa da Okkio alla Salute - sistema di sorveglianza promosso e finanziato dal ministero della Salute/CCM e coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con tutte le Regioni e il ministero dell'Istruzione e del Merito - quasi la metà dei bambini fra gli 8 e i 9 anni trascorrono oltre 2 ore al giorno fra videogiochi, Tv e cellulari.
«L'attività fisica porta innumerevoli benefici non solo dal punto di vista fisico ma anche psichico, emotivo e sociale», sottolinea al Corriere della Sera Alberto Momoli, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e direttore UOC Ortopedia e Traumatologia Ospedale San Bortolo di Vicenza. «Aiuta ad aumentare l'autostima e offre ottime opportunità di socializzazione».
I bambini dovrebbero praticare sport almeno un'ora al giorno per 3 volte alla settimana per garantirsi benefici all'apparato muscolo-scheletrico e a livello di coordinamento motorio.
«Lo sport va affrontato nei tempi giusti e senza esagerare», aggiunge Momoli. «Un inizio troppo precoce all'attività fisica con allenamento intensivo e agonistico può aumentare il rischio di un'accentuata esposizione a lesioni fisiche da “over use”».
«Bisogna sempre tenere conto anche delle differenze di genere», interviene Antonio Andreacchio, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP e direttore S.C. del Reparto Ortopedia e Traumatologia Pediatrica dell'Ospedale dei Bambini "Buzzi" di Milano. «Il sesso femminile ha una maggiore predisposizione agli infortuni o alle lesioni legamentose rispetto ai maschi, proprio per una questione di carattere ormonale e di costituzione. E questo anche nelle bambine, sebbene in misura minore».
Ma quale sport scegliere quando si parla di bambini? Un grande classico è il nuoto, sport completo che favorisce lo sviluppo armonioso di tutto il corpo, migliora l'apparato cardiocircolatorio e respiratorio e promuove la coordinazione dei movimenti. Ha inoltre il vantaggio di avere uno scarso impatto sull'apparato locomotorio.
Tuttavia, anche la corsa ha i suoi vantaggi. Aiuta a sviluppare resistenza fisica, migliora la capacità cardiorespiratoria e le abilità motorie come l'equilibrio, la postura e la coordinazione generale del corpo.
Anche la pallavolo può essere una buona scelta, anche se andrebbe praticata non prima dei 7-8 anni. Rispetto al calcio ha il vantaggio di coinvolgere anche la muscolatura della parte superiore del corpo, i muscoli paravertebrali e gli addominali.
«I bambini non sono pigri», dice Andreacchio. «Semmai, si annoiano e questo può accadere anche nell'ora dedicata allo sport. Il bambino deve sviluppare il proprio coordinamento motorio e quindi più fa sport meglio è, sempre vivendolo però come un gioco e senza esagerare. Deve essere un momento per ritrovarsi coi coetanei, per stare insieme divertendosi, senza competizioni. Altrimenti, è facile disamorarsi dell'attività fisica prescelta».
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