Il periodo delle feste natalizie è proprio il peggiore per chi è alle prese con le nausee in gravidanza. Essere costrette a tavola per ore o addirittura doversi far carico della preparazione di pranzi e cene non può che acuire un problema che colpisce il 66% delle donne gravide secondo lo studio PURITY di Italfarmaco.
Nella maggior parte dei casi la NVP (Nausea and Vomiting of Pregnancy) si manifesta in maniera leggera, ma la durata dei sintomi può anche andare oltre i primi mesi.
In che modo si può ridurre il disagio associato alla nausea in gravidanza? Mariangela Rondanelli, Specialista in Scienza dell'Alimentazione, in Endocrinologia e Malattie del Ricambio e in Igiene e Medicina Preventiva dell'Università di Pavia, spiega: «Il consiglio è quello di farsi aiutare nella preparazione dei piatti, perché ci sono alcuni odori, un pochino più forti, tipici di quegli alimenti che ci accompagnano nel Natale, come il pesce, che possono risultare molto fastidiosi, oppure cambiare menù e scegliere degli alimenti che non siano scatenanti. La chiave fondamentale per gestire questa situazione è adottare una dieta bilanciata, che preveda diversi pasti e spuntini e che sia in grado di garantire un corretto apporto di macronutrienti e micronutrienti, evitando carenze ed eccessi che potrebbero compromettere la salute della madre e del bambino».
La migliore opzione è la dieta mediterranea, composta da piccoli pasti frequenti, perché consente di «mantenere un livello di glicemia costante, evitando i picchi glicemici che possono essere tra le cause di nausea e vomito», spiega l'esperta.
Gli alimenti più indicati sono i carboidrati integrali e le proteine vegetali provenienti dai legumi. Bene anche le carni bianche, «quindi invece del classico arrosto, un po' impegnativo, è meglio scegliere delle fettine di lonza di maiale, considerata oggi carne bianca, magari preparata con un filo di vino bianco. Sappiamo che in gravidanza l'alcol è vietato, però per cucinare può essere usato, perché in cottura evapora e lascia solo un po' di profumo».
Non vanno dimenticati grassi sani come quelli dell'olio extravergine d'oliva, dell'avocado e della frutta secca, che riducono l'infiammazione.
E quando la nausea si fa sentire? «È bene tenere sempre a portata di mano quegli alimenti che possono essere d'aiuto quando si manifesta la crisi, ovvero gli alimenti asciutti, come i crackers senza sale».
Spesso si usa lo zenzero per alleviare il disagio: «È sicuramente una soluzione che può essere provata, ma non è miracolosa. Può essere utile assumerlo come estratto, più che come radice». Le più recenti linee guida inglesi del 2024 per la gestione della NVP addirittura affermano che i medici non dovrebbero raccomandare l'utilizzo dello zenzero in quanto questo potrebbe ritardare l'inizio di un trattamento efficace. «Per fortuna, oggi, abbiamo delle terapie efficaci che non creano problemi in gravidanza e in caso di necessità è inutile ritardarne l'assunzione per sperimentare lo zenzero», conferma la professoressa.
Di sicuro la cosa da non fare è mangiare più del solito durante le feste: «Non bisogna mangiare per due, ma bisogna mangiare due volte meglio», chiarisce Rondanelli. «È una frase che mi piace molto e sottolinea quanto sia importante che la mamma stia attenta per la sua salute e per la salute del bimbo ad assumere il giusto quantitativo di alimenti».
Oltre a non servire, mangiare per due può causare un aumento eccessivo del peso e complicazioni come il diabete gestazionale o la macrosomia fetale. «In realtà , è più importante mantenere una dieta bilanciata e variata, piuttosto che aumentare indiscriminatamente le porzioni», sottolinea la professoressa. «Il consiglio, quando ci sono queste situazioni critiche e invalidanti, è di rivolgersi sempre a uno specialista, che può prescrivere il trattamento ma può anche fornire informazioni in tema di alimentazione, perché ad esempio, eliminare il pesce, che è uno degli alimenti spesso sgraditi, significa togliere un nutrimento fondamentale per la mamma e il suo bambino. L'esperto può suggerire un'integrazione adeguata, evitando così di andare incontro a carenze nutrizionali».
Va evitata l'eliminazione totale dei grassi. Ci sono grassi utilissimi come quelli dell'olio d'oliva e dei pesci ricchi di omega-3, essenziali per lo sviluppo del feto e la salute della madre. Vanno ridotti invece i cibi processati e ricchi di grassi saturi perché rallentano la digestione e aggravano i sintomi di nausea e vomito.
«Un suggerimento pratico è quello di sperimentare metodi di cottura e preparazione degli alimenti che rappresentino un buon compromesso tra i gusti personali, eventuali sapori o odori che potrebbero aggravare o scatenare i sintomi e il corretto bilanciamento della dieta», conclude Rondanelli.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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