Rimuginare a letto mentre si tenta inutilmente di prendere sonno spinge le persone nelle braccia del complottismo. Una cattiva qualità del sonno e l'insonnia hanno infatti l'effetto di aumentare la predisposizione verso teorie cospiratorie, secondo due studi pubblicati sul Journal of Health Psychology da un team della School of Psychology dell'Università di Nottingham guidato da Daniel Jolley.
Nel primo studio i ricercatori hanno coinvolto oltre 500 persone che da oltre un mese lamentavano una cattiva qualità del sonno. Le hanno esposte a due tipi di teorie sull'incendio che nel 2019 colpì la cattedrale di Notre Dame a Parigi: la prima era di stampo cospiratorio, mentre per l'altra si era trattato di un tragico incidente e le informazioni erano state rese note integralmente.
Nel secondo studio hanno cercato di capire i meccanismi psicologici che potrebbero spiegare questa connessione tra cattiva qualità o insufficiente durata del sonno e tendenza a credere a ipotesi cospiratorie. In questo studio hanno fatto riferimento a eventi quali l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy e l'attacco dell'11 settembre.
«I nostri risultati indicano che una scarsa qualità di sonno e una vera e propria insonnia sono positivamente correlate alla tendenza a sviluppare un pensiero di tipo cospiratorio e a credere a specifiche teorie cospiratorie», dicono gli autori della ricerca. «In particolare, nel secondo studio abbiamo rilevato che è la presenza di depressione a mettere in correlazione queste difficoltà di sonno con le teorie cospiratorie».
Secondo gli autori, quindi, è fondamentale cercare di aumentare la qualità del sonno e il tono dell'umore per ridurre pensieri che possono diventare disturbanti.
«Sappiamo che credere in specifiche teorie cospiratorie rende le persone meno disponibili verso comportamenti correlati al mantenimento della salute, come l'accettazione di vaccini», concludono gli autori. «Quindi i risultati della nostra ricerca pongono un interrogativo sull'impatto di una scarsa qualità di sonno su altri importanti comportamenti correlati al mantenimento della salute».
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