Le diete a base vegetale abbassano il colesterolo

Ma bisogna integrare le vitamine del gruppo B

Vegetariani e vegani beneficiano di livelli mediamente più bassi di colesterolo e grassi nel sangue grazie alla loro alimentazione. A sottolinearlo è una nuova ricerca pubblicata sullo European Heart Journal da un team del Rigshospitalet di Copenaghen diretto da Ruth Frikke-Schmidt, che spiega: «Abbiamo scoperto che le diete vegetariane e vegane sono associate a una riduzione del 14% di tutte le lipoproteine che ostruiscono le arterie. Ciò corrisponde a un terzo dell'effetto dell'assunzione di farmaci per abbassare il colesterolo come le statine»
L'analisi ha preso in esame 30 studi randomizzati per un totale di 2.372 partecipanti con lo scopo di valutare l'effetto delle diete vegetariane o vegane rispetto a quelle onnivore sui livelli di colesterolo totale, colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL), trigliceridi e apoliproteina B.
La durata media delle diete era di 29 settimane. Rispetto alle persone che seguivano una dieta onnivora, vegetariani e vegani hanno sperimentato una riduzione media dei livelli di colesterolo totale del 7% rispetto ai livelli misurati all'inizio degli studi, una riduzione del 10% dei livelli di colesterolo LDL e una riduzione del 14% dei livelli di apoB.
Secondo i dati, se le popolazioni dei paesi ad alto reddito adottassero un'alimentazione a base vegetale sarebbe possibile ridurre le emissioni di gas serra di una percentuale compresa fra il 35% e il 49%.
«Le diete a base vegetale sono strumenti chiave per modificare la produzione alimentare e spingerla verso forme più sostenibili dal punto di vista ambientale, riducendo allo stesso tempo il peso delle malattie cardiovascolari», concludono le ricercatrici. In un editoriale correlato, Kevin Maki, della Indiana University School of Public Health Bloomington, e della Midwest Biomedical Research (USA), e Carol Kirkpatrick, della Midwest Biomedical Research e della Idaho State University, sostengono sia preferibile ridurre il consumo di carne, pollame e pesce, ma non di eliminarlo del tutto per non incappare in carenze nutrizionali.
È importante infatti prestare molta attenzione a fornire all'organismo le corrette dosi di tutti i nutrienti. Le fonti vegetali sono una fonte scarsissima di vitamina B12, per cui i vegetariani e i vegani sono persone predisposte a questa carenza.
Chi segue queste diete deve cercare di consumare molti legumi, noci e semi oleosi che rappresentano, in questi regimi alimentari, le principali fonti di proteine, vitamine del gruppo B, zinco, e ferro, così come l'uso di prodotti fortificati, ad esempio il calcio. In alternativa, si consiglia il consumo di integratori di vitamina B12, vitamina D e minerali.
Per controllare i livelli di vitamina B12 basta un semplice esame del sangue. Questi i parametri cui si può fare riferimento:

<200 pg/ml insufficienza
200-300 pg/ml borderline
300-400 pg/ml normale
>400 pg/ml ottimale

Fonte: European Heart Journal 2023. Doi:10.1093/eurheartj/ehad211
European Heart Journal


07/06/2023 15:15:00 Andrea Sperelli


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