Messa a punto una nuova tecnica per la conservazione delle funzionalità renali del rene affetto da cancro. Un team dell'Università di Vienna ha ideato infatti un intervento chirurgico che si avvale di un nuovo dispositivo a ultrasuoni denominato CUSA (Cavitron Ultrasonic Surgical Aspirator).
L'équipe, guidata dal prof. Shahrokh Shariat, capodipartimento dell'ateneo viennese, ha descritto i risultati ottenuti sulla rivista World Journal of Urology. Il dispositivo CUSA consente di continuare a irrorare il rene colpito dalla patologia tumorale nel corso dell'intervento di rimozione del cancro.
Allo stato attuale, invece, le tecniche chirurgiche prevedono un raffreddamento del rene e l'arresto del flusso sanguigno nel corso dell'operazione.
Ciò provoca inevitabili danni ai tessuti renali che si fanno sentire soprattutto nel lungo periodo. Spiega il prof. Shariat: “i pazienti beneficiano due volte della nuova tecnica: durante l'operazione stessa, il rischio di emorragia e complicazioni si abbassa. A lungo termine, poi, la funzione renale è conservata e non ci sono conseguenze di compromissione renale".
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