Nuova tecnica per rimuovere i tumori cerebrali

La chirurgia transulcale sperimentata anche in Italia

Anche in Italia comincia ad essere utilizzata la chirurgia transulcale per la rimozione di tumori cerebrali profondi. Si tratta di una tecnica innovativa che sfrutta i “sentieri cerebrali” (per questo viene chiamata anche Brain Path), ovvero le pieghe naturali del cervello.
Antonio Fioravanti, direttore del dipartimento di Neuroscienze e della Neurochirurgia dell'Asst di Cremona, dove la tecnica è stata utilizzata per la prima volta, spiega: "è indicata per lesioni profonde e difficili da raggiungere, in cui la chirurgia tradizionale comporterebbe una maggiore sofferenza per il cervello".
Il chirurgo sfrutta i solchi cerebrali, quelle vie anatomiche che dividono i fasci di materia bianca responsabili di funzioni importanti come il movimento o il linguaggio.
Lo strumento per farlo è un applicatore del diametro di 13 millimetri che viene inserito nel solco cerebrale spostando le porzioni limitrofe per arrivare direttamente sulla lesione. Una telecamera inserita nello strumento permette di eseguire l'intervento "in modo preciso e mirato", osserva Fioravanti.
"L'intervento - prosegue - è possibile grazie alla neuronavigazione, che consiste nella mappatura tridimensionale della lesione e delle aree eloquenti limitrofe. La procedura recentemente introdotta ha diversi vantaggi: oltre ad essere mininvasiva rispetto alla tradizionale open surgery, consente di ridurre la durata dell'intervento e le complicanze operatorie e postoperatorie che caratterizzano gli interventi ad alta complessità. E i tempi di ricovero e recupero postoperatorio sono più brevi: il paziente potrà essere dimesso in pochi giorni e riacquistare in breve una buona qualità di vita".
Il primo paziente sottoposto a chirurgia transulcale è una donna di 60 anni. La sua storia di cura è iniziata dieci anni fa con un tumore alla mammella. "Da allora - ricorda la signora - faccio controlli e chemioterapie, ma nonostante questo mi hanno diagnosticato delle metastasi al cervello. Questo intervento era l'unica soluzione possibile e ho accettato". L'intervento è stato eseguito con successo e la donna è già rientrata a casa per la convalescenza.

05/03/2024 11:40:00 Andrea Sperelli


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