Il vaccino contro il melanoma funziona

Dimezza il rischio di morte o di recidiva

Sembra funzionare il primo vaccino a mRna personalizzato contro il melanoma. Dai risultati emerge un dimezzamento del rischio di morte o di recidiva della malattia. È quanto si evince da uno studio presentato all'incontro annuale dell'American Society of Clinical Oncology di Chicago.
Il melanoma colpisce ogni anno oltre 150.000 persone in tutto il mondo. Stando ai dati, i pazienti vaccinati dopo la rimozione di un melanoma allo stadio 3 o 4 mostravano un rischio inferiore del 49% di morire o di subire una recidiva della malattia dopo 3 anni.
Il rischio medio di recidiva dopo l'intervento chirurgico per i pazienti con cancro avanzato era del 50%, spiega l'oncologa Georgina Long, che ha partecipato allo studio.
I 157 pazienti nello studio di fase 2b avevano melanomi ad alto rischio e hanno ricevuto il vaccino sviluppato da Moderna e Merck, insieme all'immunoterapia Keytruda, o solo Keytruda. Il vaccino in associazione con Keytruda ha ridotto il rischio di recidiva al 25%. Il tasso di sopravvivenza libera da recidiva a 2,5 anni per il vaccino in combinazione con Keytruda è stato del 74,8%, rispetto al 55,6% per Keytruda da solo.
Iain Foulkes, direttore esecutivo della ricerca e dell'innovazione presso Cancer Research UK, ha affermato che i risultati segnano un'altra pietra miliare “nell'entusiasmante panorama in via di sviluppo della ricerca sui vaccini contro il cancroâ€.
Il vaccino si basa sulla stessa tecnologia adottata per quelli contro il Covid. Utilizza cioè mRna sintetici progettati per istruire il sistema immunitario a riconoscere specifiche proteine, chiamati neoantigeni, che sono espressione di mutazioni genetiche avvenute nelle cellule malate. Il suo scopo non è quello di prevenire la malattia ma di aiutare e supportare il sistema immunitario dei pazienti a riconoscere e ad attaccare più efficacemente il tumore.

05/06/2024 11:54:00 Andrea Sperelli


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