Epilessia, la chirurgia bariatrica è un fattore di rischio

Aumenta il rischio di insorgenza della malattia

La chirurgia bariatrica potrebbe aumentare il rischio di sviluppare una forma di epilessia. Lo dice uno studio pubblicato su Neurology da un team della Western University di London, in Canada, e diretto da Jorge Burneo, che spiega: «Quando prendono in considerazione l'idea di sottoporsi a un intervento chirurgico bariatrico, le persone dovrebbero parlare con i propri medici dei benefici e dei rischi. Sebbene ci siano molti benefici per la salute della perdita di peso, i nostri risultati suggeriscono che l'epilessia è un rischio a lungo termine della chirurgia bariatrica per la perdita di peso», prosegue l'esperto.
Lo studio ha preso in considerazione quasi 17.000 pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica, mettendoli a confronto con oltre 620.000 persone obese che non avevano affrontato l'intervento chirurgico.
Sono stati esclusi dall'analisi i pazienti con una storia di convulsioni, epilessia, fattori di rischio di epilessia, precedenti interventi chirurgici al cervello, disturbi psichiatrici o abuso/dipendenza da droghe o alcol.
Nel corso del follow up, il gruppo trattato con la chirurgia ha mostrato un rischio maggiore del 45% di sviluppare epilessia rispetto al gruppo che non aveva subito l'intervento.
I pazienti che avevano subito un ictus dopo l'intervento mostravano una probabilità 14 volte maggiore di sviluppare l'epilessia rispetto a chi non aveva avuto l'ictus.
I ricercatori non sono riusciti a misurare l'indice di massa corporea o a considerare alcune comorbilità legate all'obesità, che potrebbero influenzare il rischio di epilessia. Lo studio, inoltre, non ha offerto possibili spiegazioni sul motivo del nesso fra la chirurgia bariatrica e l'epilessia. Fra le ipotesi c'è una carenza nutrizionale, l'anestesia generale o altre cause legate all'intervento.
«La ricerca futura dovrebbe studiare l'epilessia come una potenziale complicazione a lungo termine della chirurgia bariatrica, esplorando i possibili effetti di questa procedura», concludono gli autori.

Fonte: Neurology 2022. DOI: 10.1212/WNL.0000000000201100
Neurology

21/12/2022 15:15:00 Arturo Bandini


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