Intrattenere rapporti sociali che consentano di confidarsi ha l'effetto di ridurre il rischio di soffrire di demenza. A dirlo è un nuovo studio pubblicato sul Journal of the Alzheimer Association da un team della University of New South Wales di Sydney.
La cosa più importante, secondo i ricercatori, è sentirsi impegnati all'interno di una comunità .
Gli scienziati australiani hanno realizzato una metanalisi di 13 studi longitudinali, esaminando i dati di oltre 39.000 persone dai 65 anni in su. Hanno tenuto conto del tipo di relazione in cui si trovavano, se si trattasse di qualcuno con cui era possibile confidarsi e con quale frequenza questo avveniva.
È così emerso che incontrare amici o familiari almeno una volta al mese aveva la capacità di ridurre della metà il rischio di demenza, soprattutto se il tipo di relazione prevedeva la possibilità di confidarsi.
"Avere una persona con cui confidarsi è emerso come un fattore molto potente per ridurre il rischio di demenza", scrive il principale autore dello studio Suraj Samtani, psicologo clinico e ricercatore del Centro per un sano invecchiamento del cervello della University of New South Wales. "Non conta solo con che frequenza ci si incontra, ma se è con una persona a cui si può aprire il proprio cuore", conclude il ricercatore.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
244744 volte