La sindrome Ring14

Studio cerca di fare luce sulla rara malattia genetica

Uno studio che analizzi le cause e l'evoluzione della sindrome Ring14, rara malattia genetica causata da un'alterazione del cromosoma 14.
La patologia porta, nei bambini che ne soffrono, gravi problemi come epilessia precoce e resistente ai farmaci, grave ritardo psicomotorio e del linguaggio, tratti autistici, difficoltà ad alimentarsi, problemi al cuore e alle vie respiratorie.
Tommaso Pippucci, ricercatore dell'Irccs-Policlinico Sant'Orsola di Bologna, sta portando avanti un progetto di studio proprio per saperne di più su questa malattia rara. E la sua ricerca ha vinto un finanziamento di 100.000 euro dall'associazione Ring14 International, impegnata da oltre 20 anni a sostenere gli scienziati contro questa patologia.
La sindrome colpisce poche centinaia di persone al mondo e i sintomi insorgono in tenerissima età. Nei bambini affetti dalla malattia, la 14esima coppia di cromosomi non si presenta con la consueta struttura a X ma assume forma ad anello (in inglese ‘ring'): da qui il nome della patologia. “Contro la Ring14 ad oggi non esiste una cura - spiega Stefania Azzali, presidente dell'associazione e mamma di un ragazzo colpito dalla sindrome - ma solo opzioni terapeutiche che si propongono di attenuare i sintomi e migliorare la qualità di vita. Per aiutare i bambini colpiti dalla malattia è quindi importante fare rete a livello internazionale e convogliare tutte le risorse disponibili verso progetti innovativiâ€.
La ricerca di Pippucci si propone di studiare in 3D la conformazione del Dna nei bambini affetti dalla patologia, per approfondire la conoscenza dell'anomalia cromosomica e capire se ci sono elementi esterni che influenzano il decorso della malattia. “Non tutti i pazienti hanno le stesse manifestazioni - sottolinea il ricercatore del Sant'Orsola - in alcuni la sintomatologia è meno grave che in altri. È importante quindi capire quali meccanismi molecolari influenzino il quadro clinicoâ€.
La tecnica che verrà utilizzata per la ricerca si chiama ‘Hi-C'. Si tratta di un “recente approccio per la cattura della conformazione cromosomica, per la prima volta applicato alla sindrome Ring14, che potrà aiutarci a chiarire il ruolo dei riarrangiamenti cromosomici nella malattiaâ€, spiega Pippucci, che condurrà la ricerca in collaborazione con le Università di Pavia e di Lubecca, in Germania. “Il progetto è stato selezionato come il più meritevole tra candidati prevenienti da diversi altri Paesi, sia europei sia Canada e Usaâ€, spiega Marco Crimi, responsabile del coordinamento scientifico e project manager di Kaleidos, impresa sociale di Bergamo a cui Ring14 ha affidato la gestione tecnica del bando.
Tra i traguardi a breve termine, continua Crimi, “c'è quello di disporre di informazioni che aiutino le famiglie a conoscere in anticipo l'evoluzione della sindrome e l'insorgenza di eventuali complicanze, sperando quindi di offrire presto ai genitori strumenti per migliorare la qualità della vita dei loro figliâ€. Tra gli obiettivi a lunga scadenza, invece, “c'è la messa a punto di terapie efficaci che diano una speranza di guarigione ai pazienti - aggiunge Azzali - l'auspicio è che questo lavoro possa rappresentare un ulteriore passo avanti in questa direzione e che i risultati dello studio possano rivelarsi utili non solo per chi è colpito dalla sindrome Ring14, ma anche per quanti sono affetti da sindromi genetiche similiâ€.

14/10/2022 16:20:00 Arturo Bandini


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