L'onda lunga della pandemia da Covid-19 sta svelando tutti i suoi nefasti effetti sulla salute collettiva. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie negli Stati Uniti segnalano un “allarmante aumento” dei casi di Long Covid negli ultimi mesi, un problema che riguarderebbe il 7% degli americani adulti.
"Le statistiche raccolte dall'Oms ci ricordano che dall'inizio della pandemia ci sono stati, in tutto il mondo, oltre 765.222.932 casi di contagio, con quasi 7 milioni di morti. Nella sola Lombardia, i contagi sono stati oltre 4 milioni con quasi 50 mila decessi. Sebbene, per il momento, possiamo considerare vinta la sfida pandemica del Covid-19, ancora molte persone, anche a distanza di anni dal contagio, convivono con gli effetti debilitanti del Long-Covid”, dichiara Claudio Lucifora, direttore del Centro di ricerca sul lavoro Carlo Dell'Aringa (Crilda) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinatore del progetto Pascnet.
Per questo motivo, molti ricercatori americani hanno chiesto che i National Institutes of Health organizzino al loro interno un dipartimento dedicato alle malattie croniche generate da infezioni. La Federation of American Scientists ha presentato una richiesta formale in questo senso all'Nih.
Fra i sintomi del Long Covid ci sono affaticamento, mal di testa cronico, nebbia mentale, problemi cardiaci e neurologici. Il tasso di pazienti americani che soffrono di Long Covid è in aumento: "Queste stime sono semplicemente una istantanea di cosa accade in uno specifico momento", ha detto il portavoce dei Cdc, Dave Daigle. "È difficile capire i motivi della tendenza e pronosticare il futuro. Per essere diagnosticata come Long Covid, la sindrome deve essere sintomatica per almeno 4 mesi, quindi considerando i contagi invernali, i casi potrebbero continuare ad aumentare”.
L'obiettivo del Pascnet è proprio quello di contrastare il Long Covid, anche attraverso nuove linee guida per il follow up dei pazienti colpiti da tali sintomi.
"I risultati della prima fase del progetto, ottenuti grazie alla collaborazione tra i clinici dei principali enti di cura e ricerca lombardi, sono pubblicati nel volume che, di fatto, presenta una prima proposta di linee guida, per il follow-up di pazienti affetti da sintomi legati al Long-Covid", osserva Lucifora. "La scommessa - conclude Lucifora - è che le linee guida possano essere di supporto alla pratica clinica, contribuire a ottimizzare la presa in carico dei pazienti affetti dalle sequele post-acute dell'infezione da Covid, ma soprattutto offrire delle prospettive di guarigione e migliorare la loro salute".
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
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