Emicrania, un'app per gestire le crisi

Come evolvono i trattamenti per il mal di testa

Un'app che aiuti i pazienti che soffrono di emicrania a gestire le crisi con maggior serenità. È l'annuncio arrivato al secondo Forum organizzato alla Sapienza Università di Roma dal titolo 'Trattamento acuto dell'emicrania: dove andiamo'.
"Il problema - ha detto Paolo Martelletti della Sapienza e presidente della Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee Onlus (Fisc), riferendo della app - è la conoscenza. Spesso i pazienti emicranici sono costretti a fare molti chilometri, a spostarsi di città e anche di regione per poter raggiungere i centri che erogano gli anticorpi monoclonali senza magari sapere che l'assistenza ce l'hanno anche sotto casa, o quasi. L'app permette di navigare come su una sorta di Google Maps per individuare la posizione del centro idoneo alla somministrazione con vantaggio sugli spostamenti ma anche sulle liste d'attesa. Il tutto gestito dai medici di base a cui è rivolta questa app".
Dal Forum emerge anche un altro dato: il 25% dei pazienti continua a trattare l'emicrania con i triptani, farmaci creati oltre un secolo fa. Tra l'altro, i farmaci non sono indicati per chi soffre di ipertensione non controllata o malattie cardiovascolari e cerebrali.
Il prossimo sarà l'anno dei ditani, una nuova classe farmacologica per il trattamento acuto delle crisi residue in chi usa già anticorpi monoclonali senza le controindicazioni cardiovascolari dei triptani.
Un'altra classe di farmaci, i gepanti, sono in via di autorizzazione anche in Europa, mentre negli Stati Uniti vengono già utilizzati con successo.


18/10/2021 17:20:00 Andrea Sperelli


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