Diarrea del viaggiatore, la terapia migliore

Come gestire il malessere in viaggio

Si parte per una vacanza sognata magari per mesi e ci si ritrova in una camera d'albergo ad assecondare i bisogni del proprio intestino. La diarrea del viaggiatore è uno dei disturbi che più minano la qualità di vita in particolari momenti. Per questo è necessario adottare una gestione il più possibile corretta della malattia.
Chiunque si metta in viaggio verso paesi in via di sviluppo dovrebbe portare con sé loperamide e un antibiotico.
Se la meta è il Sud-Est asiatico, l'antibiotico dovrà essere l'azitromicina, mentre nelle altre zone può essere utilizzata anche la rifaximina.
Le raccomandazioni indicano la semplice idratazione e la gestione dei sintomi con loperamide se la malattia non incide sul viaggio. Se la malattia ha qualche effetto sul viaggio, oltre alla loperamide, il viaggiatore dovrà considerare l'ipotesi di assumere un antibiotico, tenendo conto dei rischi e dei benefici.
Nel caso in cui la diarrea sia molto intensa, è bene iniziare subito l'antibiotico con l'aggiunta di loperamide. Se però i sintomi non migliorano nel giro di 24-36 ore, bisogna contattare un medico.
Esiste anche la possibilità di una profilassi, ma è riservata ai gruppi ad alto rischio o con particolari esigenze lavorative. La prima scelta, in questi casi, è la rifaximina. In questi casi, se durante il viaggio si manifesta comunque la diarrea, sarà necessaria l'ulteriore assunzione di azitromicina.

11/01/2018 12:30:00 Andrea Sperelli


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