I tumori della prostata con bassi livelli di NKX3 mostrano maggiori probabilità di svilupparsi in neoplasie aggressive. In questi casi, la metformina dimostra efficacia nel prevenire la progressione del cancro.
A dimostrarlo è uno studio del Dipartimento di farmacologia al Columbia University Irving Medical Center di New York coordinato da Cory Abate-Shen, che spiega: «La metformina potrebbe prevenire la progressione del cancro alla prostata, ma solo nei tumori con bassi livelli di NKX3, che hanno maggiori probabilità future di svilupparsi in neoplasie aggressive. Dopo che nel 2005 uno studio aveva osservato tassi più bassi di cancro nei diabetici trattati con metformina, gli oncologi avevano ipotizzato di usare l'antidiabetico, sicuro e poco costoso, nella prevenzione o nel trattamento di molti tumori».
Lo studio dimostra che la metformina ha la capacità di ripristinare l'attività mitocondriale antitumorale persa quando i livelli di NKX3.1 sono troppo bassi.
«La metformina ha un impatto maggiore nei pazienti ai quali è stato appena diagnosticato un cancro alla prostata, neoplasia che di solito ha un basso grado di malignità , non viene trattata ma posta in sorveglianza attiva», chiarisce la ricercatrice. Ma in alcuni casi questi tumori possono diventare aggressivi e potenzialmente pericolosi per la vita. «Servono comunque studi clinici prospettici randomizzati controllati per valutare ulteriormente l'associazione tra l'espressione di NKX3.1 e uso di metformina nel cancro della prostata», conclude Abate-Shen.
Fonte: European Urology 2023. Doi: 10.1016/j.eururo.2023.07.016
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