Le novità sul tumore al seno

5 studi che promettono miglioramenti nelle cure

Nella consueta riunione annuale del San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) sono stati presentati i risultati più significativi della ricerca contro il cancro del seno. Sono 5 in particolare gli studi che hanno attirato l'attenzione degli oncologi, tutti ormai in fase 3:

1) Studio NATALEE
Lo studio analizza i risultati ottenuti dal farmaco ribociclib, un inibitore di CDK 4/6, nel trattamento del cancro al seno in fase iniziale, positivo per i recettori degli ormoni e negativo per HER2. Allo studio hanno partecipato 1.782 pazienti che hanno ricevuto un inibitore dell'aromatasi adiuvante da solo o in combinazione con ribociclib. Dall'analisi è emerso un beneficio di sopravvivenza senza malattia invasiva per i pazienti che hanno assunto la combinazione ribociclib-inibitore dell'aromatasi. Il tasso di sopravvivenza senza malattia invasiva a 3 anni in questo gruppo è salito al 90,7% rispetto all'87,6% del gruppo che non ha assunto ribociclib.

2) Studio KATHERINE
Questo studio ha analizzato l'efficacia di ado-trastuzumab emtansine in fase adiuvante nel cancro al seno HER2-positivo dopo l'intervento chirurgico. I dati mostrano un tasso di sopravvivenza senza malattia invasiva a 7 anni dell'80,8% con T-DM1 rispetto al 67,1% con trastuzumab. Anche i tassi di sopravvivenza complessiva a 7 anni favorivano T-DM1.

3) Studio APHINITY
Lo studio mostra i vantaggi dell'aggiunta di pertuzumab a trastuzumab e chemioterapia adiuvanti nel cancro al seno HER2-positivo iniziale. Dai risultati emergono benefici a vari livelli di espressione di HER2, con una riduzione del 30% del rischio di recidiva.

4) Studio KEYNOTE-522
I risultati di questo studio confermano i benefici correlati all'utilizzo di pembrolizumab in fase neoadiuvante/adiuvante nel cancro al seno triplo-negativo in fase iniziale dopo intervento chirurgico. La sopravvivenza a 5 anni è stata dell'81,3% con pembrolizumab rispetto al 72,3% con il placebo.
5) Studio EMBER
La ricerca mostra l'azione di imlunestrant, un degradante selettivo di ER sviluppato da Lilly, in combinazione con abemaciclib con o senza inibitore dell'aromatasi in pazienti con cancro al seno avanzato ER-positivo, HER2-negativo. I dati indicano un miglioramento nei tassi di risposta obiettiva che vanno dall'8% con il solo imlunestrant al 62% con l'aggiunta di abemaciclib e inibitore dell'aromatasi.

16/01/2024 12:20:00 Andrea Sperelli


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