La polvere di fagiolo combatte l'andropausa

Il nutraceutico contrasta i malanni dell'invecchiamento maschile

La polvere ricavata da una varietà di fagioli aiuta l'uomo a combattere i danni all'organismo prodotti dall'avanzare dell'età.
"La polvere di questo fagiolo agisce come l'osteocalcina, proteina prodotta dall'osso, che può servire a combattere i malanni dell'invecchiamento dell'uomo, soprattutto correlati all'andropausa", spiega Carlo Foresta, professore dell'Università di Padova, a capo con Luca De Toni del gruppo di scienziati impegnati nelle ricerche che hanno portato all'elaborazione del nuovo farmaco naturale.
La novità è stata presentata nel corso di un convegno sulla medicina di riproduzione che si è tenuto ad Abano Terme.
La polvere ha manifestato effetti positivi sull'andropausa, in particolare sul contrasto alla riduzione del testosterone, sull'osteoporosi e sulla sindrome metabolica.
In prima istanza, i ricercatori hanno dimostrato che l'osteocalcina ha effetti positivi su molte strutture dell'organismo.
"In particolare stimola la produzione di testosterone - evidenzia Foresta - ma anche l'attivazione della vitamina D, aumenta il rilascio di insulina e persino la sensibilità periferica all'insulina stessa, concorrendo a limitare e curare gli effetti della sindrome metabolica e dell'andropausa".
In seguito, gli scienziati hanno isolato la piccola porzione dell'osteocalcina (appena 21 amminoacidi) che interagisce e attiva i meccanismi recettoriali.
In tal modo, i ricercatori sono riusciti a sintetizzare in laboratorio il peptide attivante in grado di garantire gli stessi effetti dell'osteocalcina sull'osso, sulla secrezione di insulina, sulle cellule adipose e sulla produzione di testosterone. Ma cercando in natura qualcosa di simile, i ricercatori l'hanno trovata nella polvere di fagiolo.
Alcuni studi hanno verificato lo stesso effetto assicurato da osteocalcina, peptide sintetico e polvere di fagiolo.
"Gli autori della ricerca sono sicuri che questa sostanza nutraceutica sia un possibile supporto della sintomatologia associata all'andropausa", spiega Foresta.
"Ricordiamo che nell'uomo dopo i 40 anni si assiste a una lenta caduta dei livelli di testosterone che può associarsi a quadro clinico caratterizzato da osteoporosi, obesità, sindrome metabolica, disfunzioni erettili e altre alterazioni della sessualità, oltre alla riduzione della massa muscolare".
Fra qualche mese, però, gli uomini potranno avere a disposizione un nuovo integratore in grado di rallentare questo meccanismo legato all'età.

02/05/2019 16:56:00 Andrea Sperelli


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