Tra falsi miti, incertezze e informazioni spesso trascurate, l'alimentazione della donna durante la gravidanza suscita numerose domande. Una delle credenze più diffuse è che una donna incinta debba "mangiare per due". Ma quanto è fondata questa affermazione? E le famose "voglie" vanno sempre assecondate oppure è meglio evitare?
Durante la gravidanza, è essenziale soddisfare i bisogni nutrizionali sia della madre che del nascituro, ma ciò non significa necessariamente mangiare per due.
“L'alimentazione in gravidanza non differisce molto da quella normale - spiega Marco Grassi, ginecologo dell'ospedale “C. e G. Mazzoni†di Ascoli Piceno - il fabbisogno calorico aumenta di 350 kcal al giorno nel secondo trimestre e di 460 kcal nel terzo trimestre, secondo il Ministero della Salute, questo incremento energetico leggero garantisce lo sviluppo del feto senza intaccare le riserve nutritive materneâ€.
L'aumento di peso raccomandato dipende dal peso iniziale della donna e, in condizioni normali, dovrebbe essere tra 11,5 e 16 kg.
Un adeguato aumento di peso influisce positivamente sulla durata della gravidanza e sul peso del neonato. Per questo motivo, è essenziale seguire una dieta equilibrata con pasti distribuiti durante la giornata.
“Le voglie in gravidanza non sono indicatori delle reali necessità nutrizionali - chiarisce il dottor Grassi - l'alimentazione della gestante richiede attenzione, soprattutto per l'aumento del fabbisogno proteico, mentre le necessità di carboidrati e grassi rimangono pressoché stabili. Una dieta variata che includa frutta, verdura e legumi copre generalmente i bisogni vitaminici, eccetto per l'acido folico. Anche i minerali, come calcio, ferro e iodio, sono sufficientemente assunti con un'alimentazione equilibrataâ€. È fondamentale quindi seguire una dieta completa, diversificata e che comprenda ogni giorno i diversi gruppi alimentari.
Il consumo di caffè è una preoccupazione comune tra le future mamme. "Il caffè, così come altre bevande contenenti sostanze stimolanti, ad esempio il tè, la cola e il cioccolato, dovrebbe essere assunto con moderazione, poiché la caffeina attraversa la placentaâ€, spiega il dottor Grassi. “È consigliabile optare per bevande decaffeinate o deteinate". Inoltre, è fondamentale evitare l'alcol in tutte le sue forme, anche in piccole quantità , per prevenire malformazioni congenite e basso peso alla nascita, noti come sindrome feto-alcolica.
Evitare di consumare verdure crude non lavate accuratamente, carne cruda (a meno che non sia stata congelata), insaccati poco stagionati e carni affumicate, poiché possono provocare la Toxoplasmosi. Evitare anche pesce crudo, latte non pastorizzato, formaggi molli, e cibi pronti come carni fredde, insalate preconfezionate e panini. Per garantire la sicurezza alimentare, separare gli alimenti crudi da quelli cotti, consumare i prodotti sempre entro la data di scadenza e conservare gli alimenti a una temperatura inferiore ai 5 gradi. Inoltre, mantenere il frigorifero pulito, in particolare se contiene carne cruda, come suggerito dall'Istituto Superiore di Sanità .
Alimenti consigliati
Consumare verdura e frutta di stagione ogni giorno, lavata in modo accurato con abbondante acqua corrente, consumare carne e uova ben cotti, limitare gli zuccheri semplici, prediligendo carboidrati complessi come pasta, pane e patate.
Inoltre, il dottor Grassi sottolinea come un consumo di pesce di 3-4 porzioni/settimana in gravidanza può avere effetti benefici sullo sviluppo del sistema nervoso embrio-fetale.
In cucina alcune pratiche erronee possono portare alla contaminazione del cibo con sostanze tossiche particolarmente dannose per il concepito; ad esempio, la cottura eccessiva di alimenti contenenti grassi (bistecche grigliate e pizza), produce idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sostanze cancerogene e teratogeni.
Sale e acido folico
Un consumo elevato di sale aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e ipertensione. "Durante la gravidanza è ancora più importante ridurre l'assunzione di sale e preferire quello iodato - consiglia Grassi - poiché il fabbisogno di iodio è maggiore in questo periodo. L'integrazione di acido folico dovrebbe iniziare almeno alcuni mesi prima del concepimento e continuare per tre mesi dopo, poiché un basso livello di folati nella madre è un fattore di rischio per difetti del tubo neurale nel fetoâ€.
L'alimentazione durante la gravidanza è fondamentale per la salute sia della madre che del nascituro. "È essenziale curare la dieta fin dal periodo pre-concepimento e continuare a farlo fino alla conclusione dell'allattamento", conclude il dottor Grassi.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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