Un fratello morto per SIDS - la sindrome della morte in culla - aumenta le probabilità di morire per la stessa causa in un bambino. Lo dice uno studio danese che ha esaminato i dati di 1.540 bambini morti di SIDS fra il 1978 e il 2016.
L'aumento del rischio sarebbe di 4 volte rispetto alla popolazione generale, anche se non è chiaro se ciò sia la conseguenza di fattori ambientali, genetici o una combinazione di essi e di altri fattori.
La SIDS è una morte improvvisa e senza apparenti spiegazioni che avviene in un bambino sano. Si verifica nel primo anno di vita, in particolare nei primi 5 mesi, e in Italia colpisce 1 neonato su 2.000. Sono state avanzate diverse cause per spiegare la SIDS, dalle anomalie nella zona cerebrale preposta alla respirazione all'abitudine di far dormire il bambino prono o nel lettone con i genitori. Un ruolo negativo sembra essere svolto anche dal fumo passivo, dalla prematurità della nascita e dalla presenza di infezioni respiratorie.
Secondo la ricerca, in caso di morte in culla è necessario effettuare uno screening sugli altri familiari e in particolare sugli eventuali fratellini per escludere eventualmente una causa genetica o una disfunzione cardiaca o metabolica. Da valutare anche l'ambiente in cui dorme il bambino e le abitudini familiari.
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