Non solo rendono meno probabile la malattia, ma nel caso in cui il cancro al seno sia già comparso i farmaci che bloccano l'attività degli estrogeni sembrano ridurre anche il rischio di morte a causa della neoplasia.
A dirlo è un nuovo studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology da un team del Georgetown Lombardi Comprehensive Cancer Center di Washington coordinato da Claudine Isaacs, che spiega: «Studi recenti hanno dimostrato che le donne con diagnosi di tumori positivi al recettore degli estrogeni (ER) continuano a sperimentare la recidiva e il decesso per il cancro al seno fino a 30 anni dopo la loro diagnosi primaria».
Gli scienziati americani hanno esaminato i benefici e i danni dei farmaci che riducono il rischio di sviluppo del cancro per vedere se avessero un effetto anche sul rischio di decesso.
Gli esperti hanno valutato gli effetti della somministrazione di bloccanti degli estrogeni insieme a mammografie di screening annuale e risonanza magnetica, se necessario, sul rischio di carcinoma mammario invasivo, decesso per cancro al seno, effetti collaterali, falsi positivi e possibilità di sovradiagnosi.
Tamoxifene e mammografia annuale hanno ridotto del 40% il rischio di sviluppare nuovi tumori al seno invasivi e del 57% il rischio di decesso per cancro al seno. In termini assoluti sono stati registrati 95 tumori al seno invasivi in meno e 42 decessi in meno ogni 1.000 donne rispetto alle donne che non hanno ricevuto una mammografia, una risonanza magnetica o farmaci che riducevano il rischio.
Ci sono anche degli svantaggi da considerare, ad esempio il fatto che all'assunzione di tamoxifene è associato un aumento del numero di tumori dell'endometrio.
«Approcci modellistici come il nostro forniranno risposte più definitive sul valore di questi farmaci perché, date le dimensioni e le considerazioni sui costi, una sperimentazione clinica sarebbe impraticabile, oltre al fatto che la prova del beneficio di una sperimentazione clinica richiederebbe quasi 20 anni», conclude Isaacs.
Fonte: Journal of Clinical Oncology 2022. Doi: 10.1200/JCO.22.01342
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