L'inverno è alle porte e con i primi freddi aumentano sui media le pubblicità dei farmaci da banco contro la congestione nasale. Il loro uso però può comportare dei rischi per la salute poco noti superiori ai benefici.
"Questo tipo di gocce - spiega il professor Stefano Di Girolamo, responsabile della unità di Otorinolaringoiatria del policlinico Tor Vergata - ha la funzione di ridurre in maniera farmacologica la quantità di sangue presente nei turbinati, ovvero i corpi cavernosi che servono a scaldare, filtrare e umidificare l'aria che immettiamo nel naso respirando. Con la loro inalazione abbiamo subito la sensazione di respirare meglio sebbene il cervello - che invece fisiologicamente regola il flusso venoso - venga escluso dall'azione. Appena termina il sollievo, infatti è presente l'effetto rebound per cui il paziente ha la necessità di inalare nuovamente il medicinale andando incontro all'assuefazione".
In caso di raffreddore, l'ostruzione nasale può essere trattata a livello sistemico e non con farmaci topici locali. Meglio quindi assumere per via orale un antistaminico.
L'assunzione costante di vasocostrittori rischia di danneggiare la mucosa nasale fino a rendere necessario l'intervento chirurgico. "La patologia diagnosticata in questi casi - continua Di Girolamo - è denominata rinopatia medicamentosa. L'intervento chirurgico necessario per il ripristino di una normale funzionalità è la decongestione dei turbinati che si esegue tramite radiofrequenze in anestesia locale".
"I cardiopatici e gli ipertesi non devono in maniera categorica assumere gli spray decongestionanti che contengono efedrina. Mentre in Italia c'è poca attenzione a questo aspetto, nei Paesi anglosassoni e in particolare negli Stati Uniti la vendita è accompagnata da cartelli informativi che avvisano dei rischi e spesso è necessaria la prescrizione medica".
Anche nei bambini sotto i 12 anni, è fondamentale non somministrare le gocce nasali, specie se contengono efedrina. "Per curare il raffreddore dei bambini meglio non spruzzare farmaci nel naso ma fare frequenti lavaggi con soluzione fisiologica".
L'ipertrofia dei turbinati è la causa più frequente di ostruzione nasale. È importante fare una buona valutazione diagnostica per distinguere le forme allergiche dalla eventuale presenza di poliposi nasali o dall'ipertrofia dei turbinati stessi. "Dopo un esame obiettivo - prosegue il professore del Tor Vergata - l'otorinolaringoiatra esegue una rinomanometria, ovvero un test di funzionalità che misura la quantità di aria che passa attraverso le fosse nasali. A volte è utile effettuare una valutazione radiologica. In ogni caso è importante un'accurata diagnosi poiché ogni patologia necessita trattamenti specifici. Troppe volte infatti i pazienti con polipi nasali abusano delle gocce perché dicono di averne beneficio. Nella pratica clinica sono soprattutto uomini, nella fascia di età fra i 35-50 anni, che si rivolgono allo specialista dopo aver a lungo assunto questi prodotti da banco".
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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