Emorroidi, tecnica della suturatrice perfezionata

Molti i vantaggi per le vittime del disturbo

La tecnica della suturatrice meccanica circolare per le emorroidi è stata perfezionata con il superamento di alcuni limiti che ne rendevano non conveniente l'adozione. Alcuni studi avevano segnalato infatti un tasso di recidive pari al 25 per cento, oltre a complicanze a volte anche gravi.

La nuova opzione terapeutica, invece, garantisce vantaggi determinanti per i pazienti. In primo luogo un minor rischio di recidive, ma anche minor sanguinamento nel corso dell'intervento, tempi di degenza ridotti e minor dolore rispetto alla chirurgia tradizionale.

Il prof. Giuliano Reboa, inventore della nuova tecnologia e chirurgo colon-proctologo presso la Casa di Cura San Camillo di Forte dei Marmi, spiega: “l'introduzione nella pratica clinica della suturatrice meccanica circolare ad alto volume consente al chirurgo da un lato la rimozione di una maggior quantità di tessuto prolassato, con la conseguente diminuzione del rischio di recidive, e dall'altro un sistema di sutura più efficace e meno emorragico, con riduzione delle complicanze postoperatorie''.

In condizioni normali, le emorroidi contribuiscono al mantenimento della continenza fecale in quanto cuscinetti di tessuto vascolare. A volte, può verificarsi il prolasso della mucosa dell'intestino retto, il che produce lo spostamento dei cuscinetti emorroidari e, di conseguenza, sanguinamenti, dolori e problemi nella defecazione.

Sulle dimensioni del fenomeno, interviene Angelo Caviglia, direttore del reparto di Colon-proctologia del San Camillo di Roma: “è piuttosto diffusa nella popolazione italiana anche se l'entità esatta del fenomeno è difficile da definire, poiché molte persone che ne soffrono non si rivolgono al medico. Oggi è doveroso dare risposte nuove e precise a tutti i pazienti che temono questo tipo di intervento. Da gennaio ad oggi si stima che in Italia siano stati compiuti già 700 interventi con il nuovo dispositivo medico. Nel resto del mondo gli interventi già eseguiti sono oltre 5.000''.

La tecnica è in uso in varie strutture sanitarie, fra cui: Casa di Cura San Camillo di Forte dei Marmi (LU), Ospedale San Camillo di Roma, Ospedale Civile Edoardo Agnelli di Pinerolo (TO), Ospedale IDI San Carlo di Nancy di Roma, Casa di Cura Sant'Antonio di Cagliari, Ospedale Civile di Castel San Giovanni (PC).

01/06/2016 Andrea Sperelli


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