Non ci sono dubbi che il vaccino Gardasil 9 per la prevenzione del cancro della cervice causato dall'infezione da Hpv funzioni. Lo spiega il prof. Warner Huh della University of Alabama di Birmingham, autore di uno studio apparso su Lancet.
«Stiamo per arrivare a un cambiamento eccezionale che influirà positivamente su tutti gli individui, in particolare sulle donne, negli Stati Uniti. La sfida sarà quella di far sì che il nuovo vaccino si diffonda tra le giovani donne», spiega l'esperto.
Gardasil 9 è stato concepito come forma di immunizzazione nei confronti di 9 genotipi di Hpv correlati all'insorgenza del cancro cervicale, oltre che di quello vulvare, anale e vaginale, e delle verruche vaginali.
Si tratta di un'evoluzione del vaccino Hpv quadrivalente, che si concentrava però sui 2 genotipi principali di Hpv responsabili di circa il 70 per cento dei casi di cancro e su altri 2 associati al rischio di verruche genitali.
L'aumento dei genotipi ha consentito di giungere a un livello di protezione di circa il 90 per cento dei casi.
Nello studio randomizzato, in doppio cieco, metà delle donne è stata vaccinata con il Gardasil quadrivalente e l'altra metà con il nuovo Gardasil 9. Durante il follow up, i medici hanno eseguito esami del sangue ed esami ginecologici per appurare la presenza di infezioni e i livelli di anticorpi contro l'Hpv.
Gardasil 9 ha dimostrato un'efficacia del 97,4% nella prevenzione di infezioni e malattie causate dai genotipi di Hpv non inclusi nel vaccino quadrivalente e ha prodotto una protezione anticorpale simile contro i quattro genotipi di HPV già presenti in Gardasil.
Anche a livello di sicurezza i due vaccini si sono dimostrati del tutto simili.
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