Basta con le tre pillole più volte al giorno del trattamento primario per i sieropositivi la cui infezione è stata appena diagnosticata. Le tre medicine (Sustiva, Viread, Emtriva) vendute ed assunte separatamente saranno incluse in una sola pillola semplificando la vita dei pazienti, e rendendo più facile seguire la terapia senza rischi di errori ed omissioni.
Gli esperti hanno realizzato una pillola unica, che secondo una serie di studi - incluso uno pubblicato sul 'New England journal of medicine' - ha sull'organismo lo stesso effetto dei tre prodotti separati, riuscendo a raggiungere il medesimo dosaggio nel sangue .
La pillola di color salmone non ha ancora una nome od un costo, e l'obiettivo è riuscire ad averla sui mercati Usa ed europeo entro la fine dell'anno.
“La notizia sull’unica compressa al giorno per curare l’infezione da HIV è positiva – dice l’immunologo Fernando Aiuti, presidente dell’Anlaids – perché per la prima volta due grosse multinazionali si sono messe d’accordo per semplificare le terapie ai malati e quindi migliorare ulteriormente l’aderenza ai farmaci. Tuttavia va ripetuto chiaramente ai malati che non si tratta di nuove sostanze farmacologiche antivirali ma semplicemente della combinazione delle attuali due compresse (una che contiene emtricitabina + tenofovir della Gilead ed una che contiene efavirenz della Bristol-Mayer-Squibb) che sono entrambe già in commercio in Italia e fornite dal SSN. E’ anche auspicabile che le Industrie, che si sono accordate per una sola compressa che utilizza farmaci già in commercio da anni riducano il prezzo del nuovo farmaco proprio perché si tratta di un unico prodotto (risparmio nel confezionamento, risparmio nella distribuzione) considerando che il SSN in Italia sta facendo un grosso sforzo economico per assicurare la terapia gratuitamente ai malati con questa patologia”.
Aiuti si sofferma poi sulla notizia riguardante la possibilità di produrre una sostanza anti-Aids - la cianovirina dal B. Lactis - contenuta nello yogurt e sottolinea che “bisogna essere prudenti in quanto si tratta per ora solo di risultati in vitro ed in animali e ci vorranno anni per passare alla terapia eventuale nell'uomo”.
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